La sanità nelle tasche dei marchigiani con la nuova campagna di comunicazione del Pd regionale. Primo obiettivo: ridurre le liste d’attesa e i disagi per i pazienti, soprattutto quelli con malattie croniche. E per farlo il presidente Luca Ceriscioli chiede anche il loro contributo attivo. «La campagna per prima cosa affronta la presa in carico dei pazienti cronici – dice il governatore – È importante che i medici specialisti facciano la loro parte gestendo le prenotazioni ma anche che i pazienti segnalino eventuali disfunzioni per migliorare il sistema. Per questo avranno a disposizione un numero verde». La presa in carico riguarda persone malate di cardiopatie, tumori, diabete, malattie renali e malattie neurologiche (come la sclerosi e l’Alzheimer). Il sistema messo a punto dalla Regione vuole garantire cure appropriate e continuative a questi pazienti, organizzando meglio il sistema di prenotazioni di visite e esami.
Secondo tema della campagna le liste d’attesa: «Ancora oggi – dice Ceriscioli – i medici non segnano la priorità sulla ricetta. Questo ci mette in difficoltà sulla programmazione delle risposte. Attraverso questa campagna informiamo i cittadini che possono chiedere al loro medico di indicare, per ogni prescrizione, se è urgente, differibile o programmata, in modo che si raggiunga il 100 percento di ricette segnate. È importante però che le persone si fidino della priorità segnalata dal medico». La priorità inoltre, per le ricette elettroniche «diventerà presto obbligatoria», conclude il governatore. Con lui anche il presidente della Commissione sanità Fabrizio Volpini, convinto che la campagna di comunicazione «creerà un rapporto più umano con i temi della salute». Per comunicare a tutti il nuovo funzionamento delle liste di attesa i depliant della campagna saranno distribuiti in tutti gli ospedali e ambulatori del territorio e verranno diffusi anche dei video. A presentare la campagna di comunicazione questa mattina in Regione anche il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, il dirigente del servizio Salute e dell’Agenzia sanitaria regionale Lucia Di Furia e il direttore generale dell’Inrca Gianni Genga.
(Fe. Nar.)
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