di Simona Fioravanti
E’ Isocrate, autore greco, il protagonista di questa seconda prova scritta che ha visto impegnati gli studenti del noto liceo classico di Fermo. I ragazzi tengono subito a sottolineare che era dal 1958 che Isocrate non usciva ad un esame di maturità. E quasi nessuno si era preparato in tal senso.
Tutti hanno trovato il brano di Isocrate lungo e complesso. Insomma davvero una sorpresa poco gradita ma che ha stimolato le quattro sezioni esaminate a tirare fuori la grinta e la determinazione perché questi alunni hanno le basi e le capacità per affrontare anche una prova particolarmente difficile come quella di oggi.
Appena terminata la prova i ragazzi si riversano sulla strada davanti al portone della scuola, sotto la statua di Giacomo Leopardi, e lì raccogliamo qualche impressione a caldo. Giacomo ci dice che stamattina era molto impaurito perché, confessa: “Greco è sempre greco”. Francesca sorridente aggiunge che non nutre un grande amore per Isocrate e che la versione l’ha trovata lunga e difficile. Invece Diletta con un aria rilassata ammette che stamattina era tranquilla e che secondo lei la prima parte della prova non era poi tanto complessa. Ma la testimonianza più bella ce la fornisce la collaboratrice scolastica che con occhio vigile e materno li guarda e li aiuta a rispondere alle nostre domande e poi aggiunge: “Oggi erano tesi ma poi si sono lasciati andare, ieri invece al termine della prima prova erano ancora preoccupati”. Poi la signora Laura, così si chiama la collaboratrice scolastica, aggiunge emozionata:”Mi spiace non vederli più, per me sono tutti miei figli”. Noi facciamo un augurio a questi e a tutti i maturandi ed è racchiuso nello stesso brano che li ha visti impegnati nella versione di greco. Di seguito è riportato il commento alla versione e lo dedichiamo a tutti i ragazzi che rappresentano il nostro futuro.
“Vivere secondo giustizia non solo è corretto, ma anche conveniente per il presente e per il futuro. Isocrate esorta i suoi concittadini a non cadere nella trappola dell’ingiustizia: chi viola le norme si illude di trarne un vantaggio immediato, ma alla lunga finisce in rovina. I comportamenti rispettosi della virtù, non solo sono il fondamento di una vita sociale eticamente corretta, ma portano vantaggi indubbi anche sul piano politico ed economico”.
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