Della Valle: “Siamo capaci di realizzare qualcosa partendo dal niente”

 

2016-06-26 19.01.42

di Alessandro Giacopetti

Nella domenica di chiusura de L’Altro Festival, sulla terrazza della Comunità di Capodarco, è l’imprenditore Diego della Valle a salire sul palco per dialogare con Don Vinicio Albanesi che esordisce ricordando come nella storia dell’azienda TOD’S e in quella della Comunità ci siano analogie. Ad esempio “una delle qualità della nostra terra è essere capaci di realizzare qualcosa partendo dal niente, come quando don Franco Monterubbianesi ha trovato una villa abbandonata e oggi compiamo 50 anni come Comunità di Capodarco”.
Parte dalle Marche, Diego della Valle, chiarendo subito che “Siamo una regione di persone normali che hanno la fortuna di vivere dove lavorano ed è una situazione privilegiata perché permette di restare legati alla terra all’orto, alla famiglia, alla nonna che cucina. Ciò evita di essere troppo aggressivi nell’esprimere idee e permette di essere lontani da un modo di fare violento, diffuso attualmente nella società”.
Riconosce Diego della Valle che il settore calzaturiero è in crisi e che le aziende piccole fanno molta fatica. Nonostante questo i giovani devono avere la forza di portare avanti le loro idee e gli artigiani devono continuare a lavorare. “Oggi per le imprese grandi non basta più occupare le persone e difendere il posto di lavoro, bisogna restituire qualcosa alla società che le circonda e nella quale le imprese stesse sono inserite. Quelle forti, in particolare, devono fare rete nel territorio per risolvere i problemi. Il ruolo dell’imprenditore, quindi – secondo Della Valle – non finisce nello stipendio consegnato a fine mese o nel costruire una nuova fabbrica. Nel Fermano ci sono imprenditori eccellenti – prosegue – che sono diventati noti a livello internazionale.
La vita di un industriale è privilegiata anche se non è né facile né comoda. Quando una azienda raggiunge grandi dimensioni le scelte che fa l’imprenditore ha riflessi sulle vite degli altri. Nel nostro caso, quello della TOD’S, – spiega Della Valle – ha riflessi su oltre 10 mila famiglie. Io pretendo che i dipendenti siano bravi e portino a casa il risultato e in azienda il rispetto della persona è determinante”.
Diego della Valle, spiega Don Vinicio Albanesi, ha deciso di dare 1% degli utili dell’azienda a chi ha più bisogno. “Perché questo significa darsi una mano come si faceva un tempo nei paesi piccoli – risponde l’imprenditore – e non va considerato straordinario: c’è da chiedersi, invece, perché non sia diffusissimo tra gli imprenditori. Per questo a settembre inizieremo una battaglia mediatica per diffonderlo e far capire come agevolare la vita di chi ha bisogno”.
Venerdì 1 luglio ci sarà la consegna alla cittadinanza dei risultati dei lavori effettuati al Colosseo. Sul tema Della Valle afferma che l’Italia ha una grande vocazione turistica, perciò serve collaborazione tra enti pubblici, i Comuni, le Casse di Risparmio, insieme per valorizzare le tipicità locali. Il turismo culturale che va messo in rete. Gli stranieri vogliono venire in Italia. I lavori al Colosseo dimostrano che anche nel mondo degli imprenditori c’è del buono. Dopo la sua iniziativa di restauro, infatti, è partita una serie di ristrutturazioni che hanno coinvolto la Fontana di Trevi a Roma o il Ponte di Rialto a Venezia. I politici, ha concluso Della Valle, devono capire che i cittadini vogliono scegliere le persone e che sono stanchi delle chiacchiere.


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