Gli arbitri fermani Cudini e Teodori promossi in Lega Pro

Gli arbitri fermani Cristian Cudini (29 anni) e Simone Teodori (30) sono stati promossi alla CAN-PRO (Lega Pro, ex serie C1) dopo tre anni di serie D. Da oggi è ufficiale.

di Paolo Bartolomei  

Teodori+LaneseCon Teodori e Cudini la sezione AIA fermana torna ad avere arbitri promossi tra i professionisti. L’ultimo in ordine di tempo è stato Emanuele Mancini, di 32 anni, salito in C nel 2013 che è  stato appena confermato e si avvia ad arbitrare per il quarto anno nella terza serie calcistica.  Quindi il prossimo anno Fermo avrà ben tre arbitri contemporaneamente in Lega Pro, mai  successo in passato, un bel vanto per la nostra città e per la locale sezione Aia.   Prima Roberto Bagalini che è arrivato fino alla serie B e ha cessato di arbitrare 4 anni fa: è stato il fischietto fermano che è arrivato più in alto nella storia della sezione Aia fermana, nata 37 anni fa e presieduta da poco dalla maceratese Michela Pietracci. Non ce l’ha fatta invece Giovanni Lanese che dopo aver fatto diverse volte il guardalinee in serie C con Teodori, non è riuscito a salire in Lega Pro. La selezione in questi casi è durissima perchè più si sale di categoria e più diminuisce il numero di fischietti promossi, e contano molti fattori, tra cui il giudizio degli osservatori (ex arbitri) che relazionano durante le partite e i continui test atletici. Promosso invece dalle categorie regionali alla serie D Fabio Catani (25 anni).
In precedenza dalla sezione arbitrale fermana erano arrivati fino alla serie C, come arbitri, oltre a Bagalini che aveva anche proseguito nella “scalata” fino alla B, anche Andrea Zega (che fece una presenza come “quarto uomo” in Coppa Italia in serie A), negli anni ’90 Joris Verrucci e negli anni ’80 Emanuele Senzacqua e ancora prima Ginevri Cherri, uno dei fondatori della sezione di Fermo, a cui è anche intitolata. Come assistenti invece molti altri (come Croce, Raimondi e Petrini). Certo, non siamo ancora ai livelli delle “veterane” e limitrofe sezioni di Ascoli e Macerata che nella loro storia hanno annoverato molti arbitri di serie A, alcuni arrivati anche fino al grado di internazionale, però vista la giovane età della sezione, c’è ancora spazio per progredire; in bocca al lupo ai giovani arbitri fermani, magari uno di loro, o gli altri che saliranno dopo, prima o poi ce la faranno.

 


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