T-Red, Agostini:
“Si contraddicono anche sulle tolleranze”

PORTO SAN GIORGIO - L'ex sindaco: "Poca trasparenza. Vesprini e Ciabattoni danno due versioni diverse della norma reintepretandola a loro piacimento"

Andrea Agostini

Rosso, il colore che fa tremare gli automobilisti ai semafori dei due incroci videosorvegliati. Rosso, dunque, anche il colore della polemica. Sì perché in questi giorni l’amministrazione, con in testa il sindaco Nicola Loira, e i 100% civici con l’ex primo cittadino Andrea Agostini, se le sono dette di tutti i colori. E dopo botta e risposta infuocati, con tanto di volantini al seguito, l’ultima puntata della querelle arriva oggi con Agostini che rilancia: “Semafori intelligenti messi da amministratori furbetti”. Conferenza stampa del sindaco e dei suoi per replicare ai numeri sulle contravvenzioni evidenziate dal volantino civico ed affermare che abbiamo detto “autentiche str…ate” e “scemenze”. Possibile che prima di straparlare con un linguaggio certo non degno di un’istituzione pubblica non abbiano riconosciuto che abbiamo semplicemente fotografato le relazioni dei revisori dei conti? Capaci di sconfessare se stessi, riescono persino a contraddirsi tra loro. Il codice della strada è chiaro nel dire all’41 co.11 che “Durante il periodo di accensione della luce rossa (ed anche gialla co.10), i veicoli non devono superare la striscia di arresto”, ma ecco che gli assessori alla viabilità Vesprini sui giornali ed al turismo Ciabattoni sui social reinterpretano la norma a piacimento. Per Vesprini “non è varcando di poco la linea con il muso dell’auto mentre si attende il verde che arriva la multa” mentre per la Ciabattoni “per essere sanzionati bisogna oltrepassare la riga bianca con tutte e quattro le ruote”. Poco o tanto cosa significa? Quanto sarebbe? Mah! E il sindaco Loira? Adotterà il centimetro di Vesprini o il metro della Ciabattoni per creare una tolleranza che per legge non esiste? Silenzio. Tace.
Su tutto resta che il sito comunale ancora oggi testimonia come solo il 24 si sia comunicato che dalle 7 del giorno successivo le infrazioni semaforiche sarebbero state rilevate da semafori intelligenti.
Riteniamo che un costume italico per quanto illegale come quello degli automobilisti di arrivare lunghi anche solo di qualche centimetro allo stop o quello dei motociclisti di attendere il verde posizionandosi avanti le auto in colonna non si cambi in una notte.
La sicurezza stradale è nell’informazione adeguata e tempestiva e non nel comminare a tradimento sanzioni da 41 euro e 2 punti della patente a danno di noi Sangiorgesi e dei nostri ospiti.
Ma con Loira & co., si sa, è tutta un’altra storia.

Insomma la polemica sui T-Red non accenna a placarsi. Il sindaco e la maggioranza a rimarcare la valenza degli impianti di controllo contro chi passa col rosso per l’indiscutibile sicurezza, i secondi ad attaccare al grido di “fanno cassa sulle tasche dei cittadini”. E poi c’è quel limbo che molti automobilisti “riscoprono” oggi: il divieto di oltrepassare la linea di arresto col rosso. Ma c’è chi lo farà con una fastidiosa sanzione. C’è anche chi opportunisticamente fornisce una lettura politica della scelta dell’amministrazione sostenendo che avviare semafori intelligenti a meno di un anno dalle elezioni non è proprio una decisione pro-voti. Ma se l’amministrazione sbandiera la sicurezza come principio inviolabile alla base di quei semafori, in maggioranza c’è anche chi, avallando  l’inopportunità politica delle telecamere del “rosso” commenta: “La pratica per quei sistemi è partita due anni fa. E è arrivata a conclusione solo oggi”.

g.f.


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