di Paolo Paoletti
9 appuntamenti, 204 espositori, 4mila e 200 metri quadrati di area espositiva, una tradizione che va avanti da 34 anni: torna la Mostra Mercato dell’Antiquariato e dell’Artigianato di Fermo, meglio conosciuta da tutti come il mercatino del giovedì. Questa mattina la presentazione ufficiale della nuova edizione 2016.
LA SPINA DORSALE DELL’ESTATE FERMANA
“Per la seconda volta mi trovo a dare il via a quella che è la spina dorsale dell’estate fermana – ha esordito il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – Un appuntamento che ho sempre vissuto in prima persona per la sua bellezza ed importanza. Un evento che porta grande movimento in città e un esempio per Fermo per come riesce a vendere il suo prodotto turistico. Basta trascorrerci un pomeriggio per vedere quanti stranieri arrivano nella nostra piazza e nel nostro centro storico. Il mercatino è stato da sempre pionieristico e dobbiamo imparare dal lavoro fatto negli anni da Bibi Iacopini e dal comitato, in materia di promozione e di alta permeazione tra i turisti”.
GENERAZIONE MERCATINO
Ad entrare nel merito delle novità di questa edizione è stato l’assessore alla Cultura Francesco Trasatti:“Come esiste la generazione Erasmus esiste anche quella del mercatino. E’ la colonna dell’estate fermana. Abbiamo cercato di arricchire con il comune le iniziative a corollario della mostra mercato. Musei e biblioteche aperte, open space al BUC con presentazioni editoriali, la mostra al gabinetto stampe e disegni, la grande esposizione in collaborazione con il Comune di Milano che verrà aperta il 30 luglio. Siamo in attesa dell’entrata in funzione del nuovo trenino turistico, in collaborazione con Porto San Giorgio, che porterà i turisti dalla costa al centro storico”.
BIBLIOTECA, MUSEI, ARTE E CONSERVATORIO: GLI EVENTI COLLATERALI
Il giovedì si trasforma in un vero e proprio evento che va oltre il mercatino. “Riconfermato anche quest’anno l’appuntamento con Biblioteca con Vista – annuncia la direttrice della biblioteca fermana Maria Chiara Leonori – un evento questo, che deve la sua nascita proprio al mercatino e che ha come punto forte l’apertura della biblioteca nelle ore notturne. Sono stati 8 mila i visitatori registrati nella passata edizione durante le 9 aperture serali con l’ormai famoso affaccio dalla loggetta”.
Torna anche l’esposizione nella sala delle stampe: “Abbiamo pensato ad una mostra più leggera – spiega la Leonori – sul tema della moda e degli abiti d’epoca: incisioni, volumi antichi, riviste storiche che raccontano l’arte del vestire. La biblioteca ragazzi ci accompagna tematicamente. Anche i bambini infatti avranno modo di giocare con la moda nel mese di luglio. Non finisce qui. Da quest’anno il BUC si trasformerà in un’open space della letteratura con 9 appuntamenti dedicati alla presentazione di libri direttamente con gli autori”.
Altra perla del giovedì sera fermano saranno i concerti d’organo all’interno della chiesa del Carmine promossi dal Conservatorio Pergolesi: “Vogliamo valorizzare sia la splendida chiesa del Carmine che l’organo acquistato nel 2014 – spiega il direttore Massimo Mazzoni – anche in relazione al fatto che il Fai ha scelto la chiesa come luogo del cuore per dare la possibilità di sanare la parte del tetto e recuperare tutto lo splendore di questo edificio”. S’inizia il 28 luglio per proseguire ogni giovedì alle 21.30 fino al 25 agosto.
UN EVENTO UNICO NELLA SUA ‘UMANITA’
Per Daniela Del Bigio, presidente del comitato della Mostra Mercato, ogni volta è una grande emozione: “ Mi riempie di gioia sentir parlare così bene di questo appuntamento che grazie alla tradizione è riuscito ad andare avanti con una sua identità. Una formula che piace che parte dalla radici della trazione che ogni anno vengono arricchite da novità ed eventi”. Nonostante oggi i mercatini siano tanti in giro per la regione e non solo, quello di Fermo ha assunto un valore emotivo che lo rende unico in Italia. “Il direttore Bibi Iacopini – spiega la Del Bigio – ci mette un impegno non solo materiale ma anche emotivo. Per noi questa manifestazione è anche ricordo di tanta vita vissuta, dell’ex presidente Girotti. Abbiamo un rapporto umano e diretto con gli espositori, Bibi li conosce uno ad uno. Quando arrivano non si sentono un numero ma sono degli amici, che vivono fuori, e che d’estate ritornano”.
IL MERCATINO IN RETE: I DATI DI QUESTA EDIZIONE
Il padre del mercatino, da 32 anni a questa parte, è Bibi Iacopini, la figura che incarna questo spirito umano della Mostra Mercato e che fa la differenza. “L’aspetto fondamentale che si racchiude nel mercatino è la messa in rete di tutta la città. Il giovedì diventa un contenitore globale. Gli ex allievi del Preziotti faranno nove allestimenti d’arte nel cortile di palazzo Azzolino. In piazzetta è confermata l’apertura dell’oratorio di Santa Monica. Una manifestazione che ha a corollario tanti altri appuntamenti che fanno vivere diversi angoli della città”.
Basti pensare che da 34 anni il fulcro originario che compone il comitato organizzatore del mercatino è rimasto sempre lo stesso. Facendo un conteggio sono stati 316 i giorni di mercatino. Tornando all’edizione 2016:“E’ come se facessimo 9 notti bianche per il centro storico – ha spiegato Bibi – Immaginate quello che è il giro commerciale.
Abbiamo toccato un record: tra luglio e agosto, considerando i cambi, avremo 204 espositori di cui 35 nuovi. In totale per il settore antiquariato vintage collezionismo ci saranno 68 bancarelle di cui 12 nuove. La curiosità di quest’anno è una famiglia dalla Scozia che gira l’Europa per fare mercatini e ripagarsi le vacanza”. Saranno 123 i partecipanti nel settore artigianato e ingegno di cui 23 nuovi tra cui alcuni maestri vasai dal pesarese. E ancora, spazio al volontariato, alla pittura di strada e tanto altro ancora. “La fortuna del mercatino è la familiarità che abbiamo sempre avuto con gli espositori – conclude Iacopini – abbiamo visto passare ben 9 amministrazioni comunali e 3 commissari e saremo presenti ancora in futuro. Per 32 anni mi hanno affidato la direzione di questa iniziativa che è ormai per me un secondo figlio”.
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