Fermo razzista? Un’assurdità considerarla tale

Giorgio Cisbani

 

La nostra è una città razzista ? Nonostante il parere diverso di qualche amico, ritengo un’assurdità considerarla tale, anche minimamente. Ciò, pur alla luce del terribile avvenimento che in questi giorni la scuote e costringe molti suoi abitanti sgomenti, ad interrogarsi di fronte alla morte violenta di un ospite dalla pelle nera, un persona già fortemente colpita dalla violenza del mondo.

Fermo sarà una città assonnata, anche se talvolta é un luogo comune affermarlo, ma, è indubbiamente una città civile, per atmosfere – comportamenti – costumi – tradizioni, lontana mille miglia da ogni segno razzista, che, del resto, mi pare estraneo ad ogni altro centro delle Marche. Certo, tornando – soltanto un attimo – sulla tragica vicenda di Emanuel, non mi sfugge che la pelle del ‘diverso’ abbia potuto fare da detonatore presso una mente labile e violenta, e quindi ci sia, nel tragico avvenimento, un elemento di razzismo, ma considerare l’accaduto come una cifra della città, mi sembra assurdo.
Per chiudere queste poche riflessioni, mi pongo una domanda della quale non tutti gli occasionali lettori forse riusciranno a comprenderne la logicità: se Fermo fosse, anche minimamente, razzista, come avrebbe potuto Mario Dondero eleggerla a sua città?

*Giorgio Cisbani, già senatore X legistura


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