Powercrop torna con una nota ufficiale su quanto comunicato questa mattina nel corso della conferenza dei servizi e annunciato da Cronachefermane. “L’entrata in vigore del Decreto Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) non fotovoltaiche, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero delle Politiche Agricole e dal Ministero dell’Ambiente, lo scorso 23 giugno – si legge in una nota ufficiale- prevede l’accesso alle tariffe incentivanti soltanto per gli impianti già autorizzati e nel limite complessivo di 83 MW elettrici. “Attraverso l’art. 19 del suddetto DM (relativamente alle riconversioni degli ex zuccherifici ai sensi delle legge 81/2006), non essendoci più le condizioni per la sostenibilità economica del progetto – fanno sapere dalla società – viene di fatto impedita la realizzazione del polo per le energie rinnovabili di Fermo”.
Nella durissima nota, la Powercrop entra nel merito di quanto avvenuto: “Fattore determinante, la fortissima opposizione alla realizzazione del progetto stesso manifestata dalla Provincia di Fermo durante il defatigante iter autorizzativo durato circa 6 anni. Avviato con l’istanza presentata da Powercrop in data 6 maggio 2010 e sfociato nell’emanazione delle illegittime determinazioni dirigenziali provinciali (n. 587 del 1° giugno 2012 e n. 97 del 29 gennaio 2013) – poi annullate in seguito al ricorso promosso da Powercrop con sentenza del Tar Marche (n. 433/2014), confermata anche dal Consiglio di Stato (con sentenza n. 880/2015 e ss. note provinciali n. 9941 del 24 marzo 2015 e n. 13533 del 21 aprile 2015) – e infine annullate dal Consiglio di Stato (sentenza n. 1485/2016), tale iter ha vanificato completamente gli ingenti investimenti sino ad oggi sostenuti, comportando così una perdita di opportunità per il tessuto sociale fermano. Il progetto avrebbe generato, compreso l’indotto, più di 400 posti di lavoro”.
Da qui l’annuncio: “Stante quanto sopra riportato, Eridania Sadam, vittima del comportamento illegittimo della Provincia di Fermo, non rinuncerà in ogni caso a tutelare le proprie ragioni, anche risarcitorie, dinanzi ai giudici competenti. Eridania Sadam conferma, infine, le intese sindacali, da ultimo sottoscritte il 22 giugno 2015, anche in ordine al riconoscimento ai lavoratori di quota parte di quanto eventualmente ottenuto, a titolo di risarcimento dei danni subiti“.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati