“In merito alla vicenda della tragica morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, i gruppi consiliari di maggioranza Piazza pulita, Il Centro e Non mi Fermo, intendono sottolineare la necessità di continuare ad adottare un atteggiamento di ferma condanna dell’accaduto e, nel contempo, di assoluta fiducia nella magistratura. Questi atteggiamenti, va da sé, sono per nulla conciliabili con polemiche sterili e ricostruzioni di parte che sembrano avere l’unica finalità di tirare l’opinione pubblica per un braccio verso posizioni prestabilite o verità di comodo. Tanto, troppo è già stato detto, nonostante gli inviti ad abbassare i toni e a non dividere la comunità cittadina, così come suggerito anche dall’arcivescovo di Fermo, mons. Luigi Conti”. Con queste parole i gruppi di maggioranza tornano sul dramma di Emmanuel e replicano all’intervento di questa mattina del capogruppo Pasquale Zacheo (leggi l’articolo).
“In questo senso, avremmo gradito che anche altri esponenti politici di minoranza assumessero la posizione di assoluta correttezza adottata dal sindaco Paolo Calcinaro, fin dal primo momento in prima fila a difesa dell’immagine della città e della dignità dei fermani. Una posizione di assoluta condanna dell’insulto razzista da cui è scaturita la vicenda, ma anche di rispettosa lontananza dai fatti di cronaca, da supposizioni investigative e interpretazioni giuridiche. Alcuni soggetti politici, invece, si sono distinti per precipitose o incaute ricostruzioni. Come quella posta alla base della richiesta di un consiglio comunale urgente da parte del consigliere Zacheo – datata addirittura il 6 luglio e inviata con il povero Emmanuel ancora in fin di vita… -, già parlando di ‘vile aggressione’, con riferimento alla matrice ed efferatezza del gesto”.
Maggioranza che prosegue: “Dispiace anche notare la voglia di polemizzare e strumentalizzare il momento, come fatto in queste ore dallo stesso capogruppo di ‘Io scelgo Fermo’, Pasquale Zacheo. Accanto ad analisi condivisibili e considerazioni sicuramente apprezzabili – in particolare sul ‘linciaggio mediatico’ della città e sulla necessità di respingere le ‘verità suggerite’ -, ecco la brutta e allusiva chiusura con il riferimento al primo cittadino e alla presunta ostilità ‘verso chi non era ritenuto di Fermo’. Un accostamento forzato e irrispettoso non solo del sindaco, ma anche del povero Emmanuel. E, permettetecelo, anche dell’intelligenza dei cittadini. Come se il richiamo elettorale alla fermanità equivalesse all’ostilità verso gli stranieri! Un’affermazione inutilmente volgare: neanche davanti a una giovane vita spezzata si riesce a rinunciare alla polemica tendenziosa e violenta! Se Io scelgo Fermo vuole ‘verità suggerite’ e analisi negative della città si rivolga ad altri: ne troverà in abbondanza… Da parte nostra, continueremo a tenere un atteggiamento attento e rispettoso dei vari soggetti interessati dalla tragica vicenda. E a lavorare alacremente per supportare l’immagine di una Fermo fortemente provata da quanto accaduto. Una città che ha solo bisogno di una sana opera di ricostruzione e non di inutili sciacallaggi politici”.
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