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A Villa Vitali l’arte incontra la scienza

MOSTRA - Il gruppo sposa il pensiero del sociologo Gian Paolo Prandstraller, padovano, docente dell’università di Bologna, sulla necessità di una nuova visualizzazione nell’arte contemporanea che muova dalla termodinamica, dalla meccanica quantistica, dalla cosmologia, dalla biologia e dalle neuroscienze
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Mostra 99 quanti

Si intitola “99 quanti – Gruppo Ricerca Arte – quantistica”, la mostra in corso ai musei scientifici di Villa Vitali di Fermo che potrà essere visitata fino al 31 luglio. L’esposizione, realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Fermo,  presenta le opere di tre artisti marchigiani di 99Quanti, Gruppo di ricerca arte – quantistica, ovvero oltre 60 opere in un percorso che interessa tutto il piano terra della Villa. Nell’ala Est si trovano gli affreschi, gli olii e i pannelli in iuta di Lorena Ulpiani, ascolana d’origine ma padovana d’adozione, fondatrice del Gruppo; nell’Ala Ovest gli smalti e le borse di Ari (Albino Ripani), nel Giardino d’inverno una selezione di tarsie e olii di Alessandro Taglioni, maceratese.
Inaugurata sabato 16 luglio con grande partecipazione di critica e di pubblico, l’esposizione mercoledì, venerdì, sabato e domenica prossimi, propone l’”Aperitivo con l’artista”, alle ore 18, offrendo agli appassionati d’arte di approfondire sia la conoscenza delle attività di 99Quanti, sia le tecniche e i progetti dei singoli artisti.
Il gruppo sposa il pensiero del sociologo Gian Paolo Prandstraller, padovano, docente dell’università di Bologna, sulla necessità di una nuova visualizzazione nell’arte contemporanea che muova dalla termodinamica, dalla meccanica quantistica, dalla cosmologia, dalla biologia e dalle neuroscienze.
Superato il concetto di un mondo immobile e di un eterno rivelato, la sfida anche per l’arte sta nel cogliere ed esprimere una realtà in continuo movimento, costituita da particelle minimali, da energie e da onde gravitazionali ecc.
La mostra di Villa Vitali sviluppa un percorso ideale fra ricerca scientifica e arte; fra forme, colori e il meteorite esposto al primo piano, il Museo Polare, con le sue esplorazioni, al secondo. “La vera sfida per l’arte contemporanea – spiega Lorena Ulpiani sottolineando le ragioni che l’hanno portata alla costituzione del Gruppo – non sta nell’esasperazione del dibattito sulle correnti del passato, quanto piuttosto nella creazione di una visualizzazione capace di esprimere la nuova realtà. Lo spazio non è più vuoto ma animato da onde, vibrazioni, particelle sottili, energie; siamo parte di un universo nel quale diverse dimensioni coesistono e interagiscono. L’arte non può non cogliere ed elaborare tutto questo, partecipando al nuovo”.


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