Uno dei sit in degli ex lavoratori Sadam
“Abbiamo inoltrato la richiesta ufficiale d’incontro al Sindaco di Fermo, siamo in attesa di essere ricevuti. Dobbiamo decisamente guardare avanti per valutare nuove opportunità occupazionali”. Così Gabriele Monaldi in rappresentanza dei lavoratori ex Sadam dopo l’esclusione del progetto Powercrop dai finanziamenti statale ed il tramonto definitivo della realizzazione della centrale a biomasse.
“Domani mattina, alle 9, – spiega Monaldi – ci sarà una nuova conferenza dei servizi presso la Provincia di Fermo, in merito al procedimento di Via. Noi non abbiamo fatto richiesta per poter partecipare, dato che sono venuti meno i presupposti per la realizzazione della Centrale. Il tempo si è fermato con il decreto del 23 giugno 2016 emanato dal ministero dello sviluppo economico. L’ esito della Via ( negativa o positiva) sarà assolutamente irrilevante, inutile. Saranno poi i giudici a pronunciarsi sull’enorme risarcimento danni già presentato da mesi dalla Società. Com’è noto oramai da una settimana, ed è quindi ufficiale, la Centrale non si farà più. Ci sorge spontanea una domanda: come mai a Campiglione tutti gli striscioni anti centrale non sono stati ancora rimossi???? Non ci risultano esserci elezioni, campagne elettorali in vista! ll giocattolino centrale si è rotto, non c’è più, non può più essere utilizzato!”.
Rsu ex Sadam che aggiunge: “Abbiamo sempre rispettato tutti i residenti di Campiglione e portato avanti le nostre battaglie con grande correttezza ed equilibrio da un decennio. Abbiamo tantissimi amici ed ex colleghi che risiedono in quel quartiere, anche pensionati che lavoravano con noi in Sadam. Vogliamo solo dire che il giocattolino centrale è stato troppo usato in maniera strumentale per fini di consenso elettorale. I cittadini di Campiglione in questo non c’entrano nulla ed hanno il massimo rispetto da parte nostra“
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