Sale sull’autobus. E quando il controllore gli chiede il biglietto, inizia a inveire contro di lui tanto che qualcuno chiama subito la polizia per evitare che la situazione degeneri. E così un extracomunitario senza biglietto, e senza regolare permesso di soggiorno, finisce in commissariato. Ma questa volta a superare la cronaca del fatto in sè c’è la reazione di altri extracomunitari. Tutto nasce a una fermata dell’autobus di linea a Marina palmense. L’autista si ferma e sul mezzo di trasporto pubblico sale il controllore. Davanti a lui decine di extracomunitari. Ma solo uno inizia prima a borbottare e poi a inveire contro il dipendente della società di trasporti. E così parte la telefonata al 113. Sul posto arriva una pattuglia della polizia di Stato che inizia i controlli: tutti gli extracomunitari risultano regolari, e con in mano il loro biglietto vidimato per la corsa. Solo uno, proprio quello che pochi istanti prima aveva iniziato a inverire nei confronti del controllore, non è in regola: nessun biglietto in tasca e nemmeno alcun documento che certifichi la sua presenza sul territorio italiano. A quel punto i poliziotti lo invitano a scendere e a andare con loro in commissariato. E qui la domanda, lecita: quale reazione arriverà dagli altri extracomunitari presenti sull’autobus? Faranno quadrato intorno all’uomo? Tutt’altro. Con un atteggiamento che va oltre il senso civico i passeggeri extracomunitari, infatti, invitano caldamente l’irregolare a scendere dal mezzo di trasporto e qualcuno, anche con una certa fermezza, lo spinge verso l’esterno.
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