di Maikol Di Stefano
“La popolazione ha investito sul corso cittadino, ora sta ai commercianti metterci del loro, per non rendere tutto vano”. Mancano poche ore al taglio del nastro di via Cesare Battisti, ma sul nuovo corso cittadino non sembrano voler scemare le polemiche. A parlare questa volta è il consigliere d’opposizione, Giorgio Famiglini. “Bisogna guardare l’operato in maniera obiettiva, la nuova via indubbiamente a lavori finiti non si può dire che sia brutta, ma non è immaginabile oggi come oggi aperta al transito dell’autovetture. – spiega il leader de L’Alternativa – Il problema però è che giustamente i commercianti hanno mosso delle lamentele, perché temono che in caso di chiusura al traffico i propri introiti possano avere delle ripercussioni, un dubbio fondato visto che la realizzazione del corso era un’opera che poteva anche essere fatta, ma come ciliegina sulla torta al termine della riqualificazione dell’intero centro città e non come apertura”.
Una nuova opera pubblica secondo Famiglini che può andare bene, ma che è stata realizzata nei tempi sbagliati. “Bisognerebbe quando uno vuole creare un turismo nel centro, andare a vedere le realtà vicine dove le cose funzionano e prendere spunto, un nome su tutti è San Benedetto dove la passeggiata funziona, perché la cornice intorno al corso ne valorizza l’aspetto. Oggi intorno a via Cesare Battisti c’è la desolazione più assoluta; un cineteatro non recuperato, una piazza Garibaldi non realizzata un mercato coperto che fa da contenitore a ratti e altre situazioni poco piacevoli. – prosegue il consigliere d’opposizione – Se invece si fosse fatto un percorso opposto, partendo prima dalla piazza, dalla restaurazione del cineteatro, dal mercato coperto per arrivare poi al corso, sarebbe stato più comprensibile. E’ ovvio che oggi la soluzione migliore è di un’isola pedonale a tratti, anche se sarà la cittadinanza stessa a vedere con i propri occhi come l’apertura al traffico per una questione di sicurezza prima e di estetica poi, non è affatto adatta al nuovo corso. E’ chiaro anche che i commercianti, i quali quando hanno potuto hanno appoggiato il rifacimento della strada, ora si debbono impegnare nel creare attrattive, eventi e portare persone nel centro della città”.
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