Piano di controllo,
Loira e Franchellucci vogliono più divise sulla costa:
“Lo chiederemo al Prefetto”

polizia e carabinieri in spiaggia

Nuovo piano territoriale, quella percezione che fa drizzare le antenne ai residenti. Con il piano dei controlli che distribuisce e coordina i pattugliamenti di polizia e carabinieri, le divise sono concentrate sul capoluogo di provincia. Tutto nasce da quelle bombe piazzate e fatte esplodere davanti alle chiese di Fermo. E così la prefettura nei mesi scorsi ha disposto maggiori controlli proprio davanti alle chiese e, più in generale, ai luoghi di culto del capoluogo. Ma ora che con gli arresti l’emergenza è rientrata? I sindaci chiedono che tutto torni come prima. Per farla breve che la polizia torni anche sulla costa. Sì perché con il nuovo piano Arma e commissariato sono stati concentrati a Fermo. E le periferie? Appannaggio delle stazioni dei carabinieri che, però, si sa, non sempre hanno pattuglie per la notte e, oltretutto, sono in sotto organico. Tornando a Fermo, la città è stata divisa in due, come si usa con le metropoli: a nord le contrade San Marco alle paludi, Alberelli, Capodarco, Valleoscura, Salette, Bore di Tenna, Triangolo, Campiglione, Girola, Tirassegno, San Girolamo. A sud: Fermo centro, Montone, Capparuccia, Valdete, Marina palmense e Torre di Palme. E in queste due fasce si alternano polizia e carabinieri. Occhi puntati in primis sulle chiese. E gli altri Comuni, si diceva, controllati dalle stazioni dei carabinieri visto che gli agenti del commissariato sono su Fermo.

polizia e carabinieri notte

E qui le domande sorgono spontanee: come fanno i militari dell’Arma, da troppo tempo sotto organico, con turni notturni solo una volta ogni tanto e con impegni anche di carattere amministrativo, senza parlare di quelli da sportello con denunce e segnalazioni dei cittadini a cui in questo periodo si aggiungono tutte le richieste provenienti da turisti e villeggianti, ad arrivarle tutte. Ecco appunto, con turisti e villeggianti che si concentrano sulla costa, comuni come Porto San Giorgio o Porto Sant’Elpidio che possono disporre di due sole pattuglie al giorno e, come si diceva, con una copertura di sole 12 ore al giorno (a cui si aggiunga il servizio saltuario in notturna) con il nuovo piano, non godono di priorità. E non è da trascurare il fatto che proprio la costa, se di giorno è presa d’assalto dai bagnanti e dai turisti, di notte diventa epicentro della movida in cui a volte la situazione degenera. Per non parlare del fenomeno della prostituzione sulla costa elpidiense con tentacoli anche su quella fermana. Insomma i residenti chiedono più controlli e con volanti e pattuglie a passare sotto le loro case si sentono tutti più tranquilli. Invece ad oggi le divise possono intervenire nelle periferie, se non coperte dai turni notturni delle stazioni dell’Arma, solo a reato avvenuto. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Prefettura, con in testa la Questura e il comando dei carabinieri, ce la mettono tutta per far sentire la loro presenza sull’intero territorio. I carabinieri sono in strada giorno e, quando possono, anche di notte pattugliando le città e i territori di competenza. La polizia è in campo con servizi straordinari. Ma i sindaci di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio prendono in mano la questione. Un dovere, il loro, dal momento che rappresentano le rispettive comunità:

Il sindaco Nicola Loira

Il sindaco Nicola Loira

Chiederemo un incontro col Prefetto – annuncia Loira – per sollecitare la modifica del piano territoriale per la sicurezza, con una concentrazione maggiore sulla costa, soprattutto in questo periodo estivo. D’altronde siamo la parte più delicata del comprensorio provinciale. I carabinieri di Porto San Giorgio, che vigilano anche su Lido Tre Archi, sono sotto organico e in difficoltà. L’emergenza delle bombe, con i recenti arresti, è passata. Quindi urge una nuova ripartizione sul territorio delle forze dell’ordine. Questo faremo presente al Prefetto”.

 

 

 

Nazareno Franchellucci

Il sindaco Nazareno Franchellucci

Stesso ritornello per il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci: “Ho appreso da altre forze dell’ordine che il commissariato continua a non essere presente sul territorio. Stando a quanto emerso nell’ultimo comitato, il prefetto aveva detto che la situazione sarebbe stata ripristinata. Certo che non sono d’accordo a non avere la polizia sul territorio comunale. Per questo motivo con Loira andrò dal Prefetto per chiedere a che punto siamo con il ripristino delle passate disposizioni. A onor del vero, però, faccio presente che ieri sera la polizia a Porto Sant’Elpidio c’era”.

Polizia presente, con servizi straordinari. Questi, ad esempio, i dati per il Fermano con l’ultimo pattugliamento: un denunciato, cinque extracomunitari controllati, quattro posti di blocco, 68 persone identificate, 31 contravvenzioni e 48 veicoli controllati. Nel mese di luglio sulla costa ce ne sono stati sette. “In particolare, le attività hanno riguardato la costa con San Benedetto del Tronto ed il litorale compreso tra Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Quest’ultima località – comunicano dalla questura – è stata anche interessata da specifici servizi antiprostituzione, analizzati in Prefettura e poi eseguiti con ordinanze del Questore con l’impiego coordinato di tutte le forze di polizia e della Polizia municipale di Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, oltre quella di Fermo. Questi ultimi servizi antiprostituzione sono effettuati attraverso il presidio materiale di ciascuna pattuglia delle suddette forze di polizia di tutto il territorio interessato al fenomeno, attraverso una segmentazione dello stesso in più settori all’interno dei quali la pattuglia ha lo scopo di scoraggiare il fenomeno della prostituta che aspetta i clienti e dei clienti stessi che si fermano. In taluni casi viene anche elevata sanzione per la violazione del regolamento comunale che fa divieto di fermarsi per contrattare le prostitute o per intralcio alla viabilità su strada. E’ presente, infatti, anche la pattuglia della polizia stradale a largo raggio. Tali servizi si susseguono costantemente e sono in programma anche per le prossime settimane, almeno fino alle fine di agosto. Tale capillare controllo del territorio riverbera i suoi effetti anche in chiave prevenzione reati contro il patrimonio e sono svolte con l’ausilio dei reparti Prevenzione Crimine della polizia di Stato di Pescara”.

Giorgio Fedeli

 

 

Il prefetto di Fermo , Mara Di Lullo

Il prefetto di Fermo, Mara Di Lullo


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