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Piero Massimo Macchini in Radical Grezzo – provincialotto a km 0

PORTO RECANATI – Il più grezzo delle Marche approda nel cuore della Regione il 7 agosto alle 21.30

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Reduce da una stagione che con questo spettacolo ha fatto registrare il tutto esaurito e l’entusiasmo del pubblico, arriva a Porto Recanati, nell’incantevole e magico scenario dell’arena B. Gigli, con il suo “Radical Grezzo – provincialotto a km 0”. E’ più che uno spettacolo quello che porta in scena Macchini, affiancato dalla sua solidissima spalla Michele Galluci.
Gli artisti, infatti, promuovono tra una battuta e l’altra, un aneddoto e l’altro, quello che è un vero e proprio stile di vita: il radical grezzo, appunto, che si contrappone all’ipocrita e meno autentico modello, certamente lontano dall’essenza più profondamente marchigiana, identificabile nel radical chic. Si ride, tanto e di gusto, in questo spettacolo organizzato a Porto Recanati da Reschini Eventi in collaborazione con Marche Tube, ma ci si ritrova tutti, senza forzature, nel personaggio portato sul palco. Assolutamente da non perdere.
“Sono entusiasta per questa serata – racconta Piero Massimo Macchini – lo spettacolo non poteva trovare location migliore che quella offerta da Porto Recanati. Siamo lì, a un passo dall’infinito colle e ancor meno dal nostro splendido mare. Ci sono tutte le Marche in quel luogo e c’è tutto il modo di essere marchigiani, un po’ provincialotti, un po’ radical grezzi ma di sicuro veri, nel nostro spettacolo”. “Marchigianizzare l’Italia”, afferma sorridendo Macchini che ha cominciato la sua missione anche sul piccolo schermo. Dell’aprile scorso, infatti, la sua partecipazione al programma di LA7 Eccezionale Veramente con l’accesso fino alla semifinale e tanti consensi tra il pubblico, ricco di fedelissimi in costante crescita.
Ma chi è il provincialotto? Piero Massimo Macchini non ci fa. Ci è proprio. Un po’ tonto, un po’ furbo o semplicemente comico. Dopo aver girato il mondo con lo spettacolo di pantomima “Brainstorming, teste nella tempesta”, racconta la sua vita, prima in “Complesso di Edipo in Tour” per la regia di Domenico Lannutti e poi in “ScherziAmo, chi nasce per gioco non può che vivere in allegria” per la regia di Max Gusti.
Oggi, nel suo alter ego più comunicativo, il Provincialotto, sceglie di rivelare al mondo il suo codice etico, sintetizzato perfettamente in due sole parole: radical grezzo. Puro, integrale, non raffinato, ma neanche contaminato.
Stanco della marchigianità da cartolina dichiara guerra a chi si vergogna della propria identità territoriale e abbandona ogni sentimento di pluralismo intellettuale per un sano e moderno bigottismo cosmopolita. Il Provincialotto sente di poter contribuire alla solidità della “cultura media” e alla nascita di una nuova maschera per la commedia dell’arte.
“Siamo proprio sicuri che tutti debbano essere super intelligenti? Istruitissimi? Dobbiamo tutti per forza essere dei geni? Immaginiamo una società in cui la convinzione più diffusa sia di essere culturalmente poco elevati. Credo che saremmo tutti più curiosi e più vogliosi di imparare gli uni dagli altri. Ci sarebbe molta più spontaneità e molto più interscambio sociale. Io voglio essere di cultura media, perché i tanto intelligenti come Mario Tarquini o gli stupidi stupidi come Claudio Sdolzini, il proprietario del bar del Triangolo, hanno rovinato questa povera Italia.”
In un mondo in cui tutti sono opinionisti, tutti sono bravissimi a giudicare, ma nessuno sbaglia mai, il Provincialotto si dissocia con un atto di grande incoerenza. Dichiara con orgoglio e con quel poco di onestà intellettuale che possiede: “Sì, io sono un radical grezzo e affronto tutto, ma proprio tutto con il sorriso sulle labbra”.
Lo spettacolo, di Lagrù produzioni e Marche Tube è nato da un’idea di Piero Massimo Macchini, Paolo Figri, Michele Gallucci e Matteo Berdini, con la straordinaria partecipazione di Michele Gallucci, regia Olivia Macchini, scenografia Paolo Figri, grafica Fabio Damiani, disegno luci RS Project, costumi Valentina Ardelli, compagni di giochi Gianluca Marinangeli, Domenico Lannutti, Kevin Pizzi, Mauro D’Angelo.


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