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Sanità, Viviamo Montegranaro attacca: “Le bugie elettorali hanno le gambe corte”

OPPOSIZIONE - Il gruppo consiliare di cui fanno parte Gastone Gismondi e Mauro Lucentini: "L'idea è che Montegranaro oggi non sia adeguatamente amministrata"

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di Luca Craia

Ci va giù duro il gruppo consiliare di Viviamo Montegranaro, la formazione di opposizione che fa capo a Mauro Lucentini che, con un comunicato firmato congiuntamente da tutti e tre i consiglieri comunali, torna a occuparsi di sanità analizzando la situazione attuale e muovendo pesanti critiche all’amministrazione Mancini. “Ci aspettavamo fuoco e fiamme dal punto di vista sanitario ed invece la nostra città si ritrova con un pugno di mosche in mano” dice la nota, cominciando a ragionare di sanità partendo dalla questione POTES per la quale, afferma il gruppo di minoranza, la passata amministrazione guidata da Gastone Gismondi, anch’egli firmatario del comunicato, aveva fatto forti pressioni per ottenerla a Montegranaro, mentre oggi Sant’Elpidio a Mare usufruisce di un servizio di dodici ore a fronte di nessun servizio a Montegranaro. Stesso discorso vale per la RSA, per la quale, con le amministrazioni precedenti “si era arrivati ad una definizione di massima per la creazione di una RSA di 40 posti letto”  ma la sostanza è che oggi queste strutture sono ad Amandola e Petritoli mentre per il nostro territorio non ve ne sono se non private.

Toccano anche la delicata questione della Croce Gialla, la benemerita associazione di volontariato che da anni svolge un prezioso servizio di pubblica assistenza e che recentemente ha ricontrattato il rapporto con la ASUR per l’utilizzo di spazi indispensabili per svolgere la propria funzione. L’accordo è stato annunciato dal Comune “con titoloni altisonanti” i termini del quale, però,  non sono noti e non si sa se ci sia stato vantaggio o no per l’associazione.

Sono anche preoccupati per i servizi distrettuali, Lucentini, Gismondi e Zincarini. Ci sono voci di una eventuale chiusura del Centro Alzheimer, il centro del piede non si sa se ancora sia operativo; gli anziani devono muoversi, magari andare a Petritoli solo per un elettrocardiogramma. I bambini disabili non hanno servizi in loco, devono spostarsi a Montegiorgio o a Porto Sant’Elpidio; tutto questo viene denunciato nella nota.  “Non sarebbe meglio fare meno passerella e portare i vertici della Area Vasta di Fermo in un pubblico dibattito per avere chiarimenti?” si chiedono.

La sanità montegranarese, secondo Viviamo Montegranaro, è ridotta al lumicino. “L’amministrazione Ubaldi-Mancini non solo non ha ottenuto nulla, ma addirittura nella riorganizzazione territoriale della sanità non si parla più di Montegranaro, una città che attualmente conta zero nel territorio fermano” affermano i tre consiglieri, “sono sempre più frequenti e fastidiose le voci che circolano nel territorio fermano, secondo le quali il peso dei nostri amministratori locali è pressoché irrilevante, soprattutto in quelle riunioni dove le decisioni importanti vengono assunte”.

Infine l’affondo: “L’idea, sempre più condivisa, che serpeggia fra la cittadinanza è che Montegranaro oggi non sia adeguatamente amministrata e che a palazzo risiedano un manipolo di persone tutte ‘chiacchiere e distintivo’, che si preoccupano della loro immagine (non quella del paese), che non si assumono nessuna responsabilità, che stanno distruggendo tutto ciò che funziona (Casa di Riposo, Associazionismo, servizi alla persona, ecc…) e che non hanno nessuna idea in mente di come dovrà essere la Montegranaro di domani” è scritto nel comunicato. Accuse pesantissime che certamente apriranno un nuovo dibattito in un clima che già da tempo è decisamente teso e caldo.

 


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