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Truffava gli extracomunitari,
indagato un imprenditore agricolo

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La polizia ha indagato per truffa un toscano che prometteva, dietro compenso,  la regolarizzazione lavorativa a extracomunitari. La squadra mobile ascolana nei giorni scorsi ha eseguito il provvedimento dell’obbligo di dimora, emesso il 26 luglio scorso dal G.I.P. di Fermo, a carico di A. M., toscano del ’75,  a Torre San Patrizio. L’uomo è stato indagato per truffa e falso  in atto pubblico perché, approfittando delle difficoltà di alcuni extracomunitari, li ha indotti a consegnargli somme di danaro con la promessa che avrebbe regolarizzato ed assunto alcuni loro familiari, residenti nei paesi d’origine. Nello specifico l’indagato, imprenditore agricolo, formava una falsa denuncia di rapporto di lavoro, apparentemente redatta dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, o falsi nulla osta  al lavoro, rassicurando gli stranieri con i quali entrava in contatto,  che in tal modo i loro familiari, residenti per lo più nel nord-Africa, sarebbero stati fatti giungere nel nostro paese; allo scopo di faceva consegnare delle somme anche piuttosto cospicue (dai 500 ai 1.500 euro), se si considera lo stato di difficoltà economica in cui versavano le vittime. Le vittime accertate al momento sono tre, tutte nel Fermano. Sono in corso indagini volte alla ricerca di altri stranieri raggirati.


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