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Dalla “festa jo la staziò de la patata fritta”
tremila euro all’Ant

PORTO SANT'ELPIDIO - Stortini: "Un evento che lo scorso anno era stato proposto al comitato di quartiere centro che poi, però, ha rifiutato"

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“L’opera umana più bella è quella di essere utile all’altro”. Tremila euro donati all’Ant. E’ questo l’utile complessivo da “La festa jo la staziò de la patata fritta”. Un evento nato dalla voglia di Fabio Stortini, Diego Quaranta e Andrea Abruzzetti di riportare in città un appuntamento che quarant’anni fa a Porto Sant’Elpidio era una tappa fissa. Un occasione per unire l’utile al dilettevole, con l’utile totalmente raccolto donato all’Ant cittadino. “Ero perplesso all’inizio, la ritenevo una scommessa azzardata, ma poi l’animo dell’Ant è quello di imbarcarsi su tutte le realtà che ci vengono proposte – spiega il presidente dell’associazione, Federico Costantini – il fatto che oggi siamo qui sta a significare che la festa ha avuto dei risultati,  sia di presenze sia nella parte economica. Ho sentito con mano il pensiero della gente, che ha apprezzato l’idea del riproporre nuovamente una festa simile. La mia riflessione che ho già detto al sindaco di persona, è che c’è stata una riesumazione popolare in un’area che solitamente è sotto gli onori di cronaca; noi abbiamo dimostrato che con una festa, con la semplicità, abbiamo utilizzato e valorizzato un’area solitamente lasciata a se stessa. Solo facendole vivere, possiamo recuperare queste aree”. Tremila euro che in parte saranno subito investiti per due giornate di prevenzione, una del melanoma, l’altra della tiroide, rivolte a familiari e ragazzi della Crisalide di Porto Sant’Elpidio. “Noi siamo contenti che questa festa, a cui credevamo, perché da diversi anni ne parlavamo e provavamo a creare un evento simile abbia avuto tale successo. Una festa che lo scorso anno era stata proposta al comitato di quartiere centro che poi ha rifiutato però. – le parole di Fabio Stortini, uno dei promotori dell’evento – Quando quest’anno si è creata l’occasione con l’Ant, insieme a Diego e Andrea ci siamo trovati e ci siamo detti: perché no? Siamo andati così avanti, cercando di creare al meglio l’evento. Siamo stati anche supportati, sotto il livello logistico dall’amministrazione comunale. Le speranze su tale evento erano tante, la soddisfazione maggiore è stata poi l’affluenza. Tutto quello che abbiamo fatto, compresa la mostra fotografica ha funzionato. Il risultato finale è di 3000 euro di utile, consegnati all’Ant. Oggi abbiamo uno storico, che ci fa dire che un domani rifaremo l’evento. Oltre 500 litri di birra, oltre 100 Kg di patate e 60 kg di porchetta. Abbiamo avuto tanti volontari, spontanei, che si sono presentati a dare una mano. Gran parte della forza lavoro l’ha portata l’Ant. Lo scopo di queste iniziative, sono sempre la beneficenza e la solidarietà”.


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