Le voci circolavano da settimane, poi sono iniziate le segnalazioni dei lettori all’indirizzo redazione@cronachefermane.it. Qualcuno ci ha scritto arrabbiato (anzi furioso), altri invece rassegnati, altri ancora spiegando come in realtà tutto dipenda dalla provincia esistente al momento della nascita. La foto parla da sola, Amandola? Provincia di Ascoli Piceno. Il fatto che venga indicata la provincia di nascita, perchè non cambia mai (questa la spiegazione ufficiale) e non quella di residenza, comporta di fatto l’esclusione della sigla FM da gran parte delle tessere, con tanto di lamentele dei cittadini. Da qui la divisione e la confusione che si è venuta a creare: da una parte i sostenitori che la sigla FM debba comunque esserci, dall’altra invece coloro che sono in pieno accordo con il metodo usato. Il colpo d’occhio fa indignare, soprattutto i più convinti sostenitori della provincia fermana, ma le tessere non sono sbagliate.
Intanto la Regione comunica ai cittadini che la tessera è immediatamente operativa e non necessita di alcuna attivazione per le tradizionali funzioni come prescrizioni mediche e codice fiscale. Non mancano i disagi. “Per quanto riguarda l’attivazione dei servizi aggiuntivi – spiega la Regione – per cui sono stati registrati alcuni ritardi, si informa che il lavoro di elaborazione da parte dei tecnici regionali dovrebbe essere concluso entro i primi giorni della prossima settimana. E’ stato infatti necessario un tempo supplementare per l’attivazione di questi ultimi servizi, in seguito all’alto numero di tessere da elaborare e ai tempi tecnici richiesti per effettuare la verifica della firma digitale, la decriptazione e importazione dei file e le operazioni per i codici PIN e PUK. La regione si scusa per i disguidi registrati dai cittadini”.
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