Svelata lo scorso 30 luglio, a Palazzo dei Priori, fra stupore, meraviglia e ammirazione, la mostra “L’anello di Cupra. Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei”. L’esposizione, promossa dal Comune di Fermo – Assessorato alla Cultura, realizzata con il contributo della Regione Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e prodotta da Sistema Museo (partner tecnico Daca Vetrine d’autore), curata da Marcello Smarrelli, presenta figure emblematiche di donne, attraverso un selezionato nucleo di opere appartenenti a diverse epoche.
L’inaugurazione si è svolta in due distinti momenti: il primo all’Auditorium San Martino, nel corso del quale si sono succeduti gli intervenuti del Sindaco Paolo Calcinaro, del vice sindaco e assessore alla cultura Francesco Trasatti, del Presidente di Sistema Museo Gianluca Bellucci, del curatore Marcello Smarrelli, dell’arch. Simone Capra dello Studio stARTT che ha curato l’allestimento e del consigliere regionale Francesco Giacinti; il secondo con la visita da parte dei numerosi presenti che, accolti dall’installazione sonora Veni Echo di Matteo Nasini, hanno potuto compiere un percorso denso di suggestioni, storie e immagini, attraverso reperti archeologici, opere pittoriche, sculture e installazioni di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Jacobello del Fiore e Rubens (entrambi della Pinacoteca di Fermo), Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati (tutti e quattro provenienti dalla Galleria d’arte Moderna di Milano), Giacomelli, Beecroft ed altri da collezioni pubbliche e private di Fermo e del territorio.
Un singolare allestimento che, attraverso un gioco di luci e forme, introduce in una visione emozionale delle donne che sono in mostra e che sono sbirciate dall’alto dai ritratti degli uomini illustri appartenenti alla collezione stabile della Sala dei Ritratti, in un suggestivo scambio di sguardi e di rimandi tra opere, spazio scenico e contesto. Un indizio sottile che vuole sottolineare idealmente il rapporto, spesso problematico, tra uomo e donna.
Nei primi quattro giorni di esposizione sono ancora una volta i numeri a parlare: sono circa 800 i visitatori che hanno ammirato l’intera mostra, in particolare nel giorno di domenica 31 luglio (giorno ad ingresso gratuito per i residenti, iniziativa che tornerà in date che verranno tempestivamente comunicate).
“Questi dati sono una prima, tangibile testimonianza dell’apprezzamento che la mostra sta riscuotendo – hanno dichiarato il Sindaco Paolo Calcinaro e l’Assessore alla cultura Francesco Trasatti. Un’esposizione che era attesa anche perché contiene opere che il Comune di Milano, che ringraziamo nelle persone del Sindaco Giuseppe Sala, dell’assessore alla cultura Filippo Del Corno e di Paola Zatti, Direttrice della Galleria di Arte Moderna, ha permesso con il prestito di alcune opere chiave per il percorso espositivo, appartenenti alle collezioni civiche della città. Questa mostra ha il pregio di valorizzare il ricco patrimonio culturale di capolavori delle Marche sul tema che è stato scelto, con un allestimento che vuole prendere in considerazione anche una sottolineatura delle opere che costituiscono la collezione permanente di Palazzo dei Priori.
Nel presentare l’esposizione il curatore Marcello Smarrelli ha dichiarato: “La mostra intende tracciare – senza alcuna pretesa di esaurire una narrazione così ampia – una storia dell’arte alla luce delle donne; o, al tempo stesso, una storia delle donne alla luce dell’arte”.
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