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Amandola-Montefortino: il trasporto pubblico favorisce arte e turismo

AREA MONTANA - Grazie agli operatori turistici dei due comuni, i turisti avranno a disposizione due diversi percorsi da svolgere nella mattina e nel pomeriggio
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Amandola

 

Parte lunedì 8 agosto la tratta Amandola-Montefortino-Santuario Madonna dell’Ambro, con quattro corse giornaliere, collegata alla linea tradizionale Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola gestita dalla società Steat. I comuni montani di Amandola e Montefortino insieme alla STEAT si sono attrezzati per offrire un percorso turistico ampio e variegato a chi voglia conoscere il paesaggio e le bellezze storico artistiche dei Sibillini, diversificando per un giorno le vacanze al mare.
Con una piccola spesa aggiuntiva di meno di 2 euro, è possibile visitare luoghi a volte difficili da raggiungere e lontani dalle mete più note della costa .
Grazie agli operatori turistici dei due Comuni , i turisti avranno a disposizione secondo degli orari già stabiliti e pubblicati due diversi percorsi da svolgere nella mattina o nel pomeriggio. Il servizio sarà attivo in via sperimentale fino al 27 agosto, tutti i giorni esclusi i festivi .
Un esempio su come organizzare la giornata: arrivo a Montefortino al mattino per visitare il paese e la famosa Pinacoteca Duranti con tanti tesori d’arte raccolti dal collezionista locale nel secolo XIX. Ci sono gioielli dell’arte italiana e non, dal gotico all’impressionismo, che ne fanno una delle raccolte più interessanti di tutta la Regione . Nel primo pomeriggio, secondo gli orari di linea, il pullman da Montefortino riprende per il Santuario dell’Ambro, seconda meta mariana delle Marche dopo Loreto. Visitare la cappellina con le pitture risalenti al 1634, quando il Comune di Montefortino finanziò la costruzione dell’Altare maggiore del Santuario con la scena dell’Annunciazione, dipinto ad olio sul muro, assieme a stucchi e dipinti eseguiti nelle cappelle laterali dall’artista ginesino Domenico Malpiedi, mentre Martino Bonfini dipinse le Sibille e le storie della vita della Madonna nella cappellina dove mille anni fa la Vergine apparve ad un’umile pastorella di nome Santina, partecipare alla Santa Messa celebrata dai cappuccini e godere delle bellezze del paesaggio montano in un luogo dove il campanile del Santuario sembra sfidare le alte vette dei monti Sibillini circostanti, non capita tutti i giorni. Migliaia di fedeli ogni anno, spinti dalla fede e dalla bellezza del luogo unico, vi giungono da tutta Italia e dall’estero.
Altra possibilità è la visita mattutina del Santuario e rientro in tarda mattinata per Amandola, dove è possibile visitare fino alle 18,20, orario della partenza per il ritorno al mare, la Chiesa del Beato Antonio con il corpo incorrotto del santo deceduto nel 1450, la Chiesa di s. Francesco nel centro storico con dipinti del 4-500, la cappella campanaria con l’annunciazione attribuita al pittore Sparapane di Norcia, un dipinto in stile rinascimentale (primi del 500) con la Madonna in trono rinvenuto dietro ad un muro dopo il terremoto del ’97, il Cristo Trionfante in legno del dodicesimo secolo, opera unica in Italia in cui è rappresentato come un imperatore bizantino, con veste sacerdotale e corona regale. Nello stesso complesso museale di s. Francesco c’è il chiostro con le lunette della vita di Francesco e nei piani superiori il MUPS, il nuovo museo del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per conoscere da vicino la storia, le tradizioni, la cultura di Amandola e dei Sibillini. Per l’occasione sono aperte mostre fotografiche di Giorgio Tassi e Stefano Lucchetti che parlano del territorio. A due passi dal chiostro è visitabile il Teatro storico ‘La Fenice’, una vera bomboniera che vanta una storia di oltre due secoli.
Il percorso può essere anche fatto al contrario, passando prima per Amandola e poi per Montefortino a scelta del turista .
I complimenti ai due Comuni ed ai dirigenti della STEAT che hanno capito, l’importanza della promozione turistica, permettendo ai turisti, con una spesa minima e superando i disagi della viabilità, di avvalersi di un’offerta ricca e dettagliata su un ampio territorio. Un esempio in cui il pubblico interviene positivamente nello sviluppo turistico, per diversificare la vacanza, per scoprire e godere di tesori nascosti e approfittare anche dei piatti tipici dei vari ristoranti del luogo che da sempre offrono piatti nostrani a km zero di grande qualità .
Info FB: Ufficio Turistico Montefortino ed Amandola 0736840731


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