Uno scorcio di Amandola
Un’assemblea partecipata, quella organizzata ieri ad Amandola, con al centro il tema della fusione dei piccoli comuni sotto i 5000 abitanti. Tanti i presenti che hanno voluto capire quello che potrebbe essere il nuovo scenario, anche in vista di un possibile referendum. Tra i sostenitori della fusione tra i due centri montani era presente anche Riccardo Treggiari, ex sindaco di Amandola. Nel corso dell’assemblea sono state ascoltate testimonianze di chi ha già vissuto esperienze simili e di chi le ha studiate dal punto di vista economico. “In sintesi – commenta Attilio Bellesi – si tratterebbe di un accorpamento delle funzioni amministrative ed economiche con notevole contenimento delle spese e più efficienza nei servizi. Certo, al posto di due o più consigli comunali ce ne sarebbe uno solo. E uno solo sarebbe il sindaco. Per i comuni che si fondono si prospettano consistenti agevolazione relative alla percezione di contributi, ma anche a facilitazioni di altra natura”. Dall’altra parte c’è il fronte dei contrari, non pienamente convinto dell’utilità dell’operazione di fusione. Resta da capire da che parte si schierano i cittadini: a loro spetta infatti l’ultima parola.
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