di Luigi Rocchi*
Nei giorni a ridosso della Cavalcata dell’Assunta vorrei ricordare mio padre Franco Rocchi già Priore di Contrada San Martino. Come raccontato da Sauro Diomedi, ex priore di Contrada Torre di Palme, era il primo anno che si svolgeva la corsa dei cavalli nel centro storico, più esattamente nel percorso della ‘strada nuova’ così come tutti i fermani la conoscono. Una conquista ed una novità rivoluzionaria, arrivata non senza difficoltà dopo l’ok dell’allora Provincia di Ascoli di fronte alla richiesta di cambiare il percorso di gara e abbandonare definitivamente Viale Trento.
Un cambiamento epocale che dura tutt’oggi, ma nessuno ne conosce i retroscena. Dietro a questo spostamento del campo di gara c’era una sola clausola: tutta la responsabilità di eventuali contrattempi era dei vertici della Cavalcata dell’Assunta. Sarebbero stati questi ultimi ad essere chiamati in causa se ci fossero stati eventuali danni da parte dei cavalli, del pubblico ecc. All’epoca, di fronte a questa clausola, ci fu il fuggi fuggi generale. Quando tutto sembrava perso ed era quasi certo che la corsa al Palio dovesse rimanere definitivamente in Viale Trento solo una persona non si fece scoraggiare dai timori e garantì a Fermo la sua nuova corsa, nella versione che ancora oggi tutti conoscono. Questa persona è stata Franco Rocchi, capo contrada di San Martino, mio padre. Tutto andò per il meglio e la città ebbe una corsa memorabile. Franco Rocchi pose le basi per quella che è l’attuale corsa dei cavalli del Palio dell’Assunta, che si rinnoverà anche il prossimo 15 agosto, e che ogni anno appassiona migliaia di persone, fermani e non.
*Luigi Rocchi, consigliere comunale figlio dello storico Priore di Contrada San Martino Franco Rocchi
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