I carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale, in collaborazione con i colleghi della Legione Marche, hanno arrestato su ordine del gip del Tribunale di Ancona Carlo Cimini un marocchino regolare in Italia e residente in provincia di Macerata, ritenuto responsabile di una serie di furti nelle chiese della regione. L’accusa è di furto aggravato e riciclaggio. Le indagini sono state coordinate dal pm Rosario Lioniello. Le province più colpite dall’uomo, che agiva con la complicità della moglie italiana, sono Ancona, Ascoli Piceno e Macerata. Ad essere coinvolte, anche se più marginalmente, anche alcune chiese del territorio fermano. Il marocchino modificava poi gli oggetti rubati (corone di santi, ex voto, monili in oro e altro) in modo da renderne difficile l’individuazione e vendeva attraverso i ‘compro oro’. L’uomo e la moglie per non destare sospetti si portavano dietro i figli in tenera età.
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