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Gas: venduto il 49% alla PrometeoEstra,
al via anche la fornitura di energia elettrica

MONTE URANO - Al Comune calzaturiero resta il 51% della società che si trasforma in Monte Urano Energia

Monte-UranoFirmato il contratto che sancisce l’acquisizione del 49% di Monte Urano Gas. Il rimanente 51% resta nelle mani del Comune di Monte Urano che aveva promosso la gara per la cessione delle quote.
Attiva nella vendita di gas naturale Monte Urano Gas, conta 3.200 clienti. Nel 2015 ha venduto 3,4 milioni di mc di gas naturale con ricavi per 2,2 milioni di euro.
PrometeoEstra porta nella società il proprio know how nella vendita di energia elettrica finora non effettuata dall’azienda. Per questo è stata modificata la ragione sociale in Monte Urano Energia e iniziata l’attività di vendita, ai già clienti gas, della fornitura di energia elettrica. Nessun cambiamento dal punto di vista occupazionale e viene confermato il mantenimento dell’ufficio al pubblico di Monte Urano.
“Il nuovo socio – ha commentato Nicola De Santis, Amministratore Unico di Monte Urano Energia – ha confermato fin da subito la mission che ha contraddistinto da sempre la nostra azienda ovvero qualità del servizio ai clienti e legame con il territorio. L’ampliamento dell’offerta commerciale è solo un aspetto dell’attenzione che dedichiamo quotidianamente ai nostri clienti.” Oggi i numeri complessivi di PrometeoEstra, nel settore della vendita di gas ed energia, registrano 200.000 clienti serviti, oltre 248 milioni di mc di gas e 121 milioni di KW venduti. PrometeoEstra ha chiuso l’esercizio 2015 con un utile netto di 1,2 milioni di euro, con ricavi pari a 133,6 milioni di euro.
“L’aggiudicazione delle quote di Monte Urano Gas è un passo importante per la crescita dell’azienda, ha dichiarato Marco Gnocchini, Presidente di PrometeoEstra. L’obiettivo è quello di consolidare la nostra posizione nelle Marche offrendo servizi sempre più evoluti e di qualità. L’esercizio 2015 ha fatto registrare un andamento nel complesso positivo, nonostante alcune condizioni esogene non particolarmente favorevoli, quali la diminuzione delle tariffe di distribuzione, un inverno molto mite e un’attività produttiva nazionale che ancora non è uscita dalla crisi.”


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