Il seminario arcivescovile che ospita numerosi rifugiati
Paolo Calcinaro
Una squadra multidisciplinare che permetterà d’identificare e accertare la reale età dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia. “Spesso ci si chiede cosa possano fare le pubbliche amministrazioni davanti a un fenomeno come questo – spiega il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – ecco la risposta. Andare a stanare chi pensa di fare il furbo a discapito di chi arriva per disperazione. Siamo i primi nelle Marche, è un segno molto forte di legalità e un monito verso chi non rispetta le regole del nostro Stato”.
Facendo seguito alle linee guida del maggio scorso ed al Protocollo della Conferenza Stato-Regioni del marzo 2016, si è costituita a Fermo, prima e unica nelle Marche, l’équipe olistico multidisciplinare composta da un pediatra, da un neuropsichiatra infantile, da due mediatori culturali e da tre assistenti sociali con l’obiettivo di attivare tutte quelle procedure necessarie ad identificare e accertare la reale età dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia, in particolare nel nostro territorio, a seguito del costante fenomeno dei flussi migratori da Paesi in particolare condizioni di disagio socio-economico.
Licio Livini e Vincenzo Rea
L’équipe, coordinata dall’Unità Operativa Sociale e Sanitaria, composta dagli Ambiti Sociali Territoriali XIX, XX e XXIV, sotto la direzione dell’Area Vasta n. 4 di Fermo attraverso il Distretto Unico, che vedrà come interlocutori diretti la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Ancona, la Prefettura di Fermo, la Questura di Ascoli Piceno, il Commissariato di Fermo e l’Agenzia Sanitaria Regionale, ha già proceduto nei giorni scorsi ad identificare sei persone, quattro delle quali, dopo gli opportuni accertamenti, sono risultate essere maggiorenni e quindi destinatarie di altri specifici percorsi di accoglienza.
Nel commentare questa nuova procedura che vede Fermo prima nella regione ad applicarla con risultati concreti, il Sindaco e Presidente del Comitato dei Sindaci Paolo Calcinaro ha dichiarato: “ferma restando la massima accoglienza per chi la merita, ringrazio per la collaborazione in particolare gli Ambiti Sociali e l’Asur per aver agito in modo tempestivo ed aver dato una forte risposta a chi antepone la furbizia alla richiesta di solidarietà. Si tratta di risposte socio-sanitarie alle pretese di dichiarazione di minore età che provengono da alcuni rifugiati del territorio dichiaratisi maggiorenni all’ingresso nel nostro Stato e che vogliono usare questo escamotage per aggirare le norme esistenti. Una volta emersa la differenza fra età dichiarata ed età riscontrata questo Comune procederà anche ad inoltrare apposita informativa alla Procura della Repubblica. Tali furbizie rischiano di minare il percorso teso a acquisire il permesso di soggiorno per il maggiorenne che, cercando una scorciatoia, si viene a dichiarare minorenne nel nostro Comune”.
“L’Area Vasta di Fermo – ha dichiarato Licio Livini, Direttore dell’Area Vasta n. 4 di Fermo – è in grado di collaborare attraverso un’équipe di specialisti, che viene interessata dall’Autorità Giudiziaria, in questo caso dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni, affinché i minori stranieri possano essere identificati e ne possa essere accertata l’età anagrafica. Un passaggio dovuto quello dell’Asur che anche in questi casi emergenziali vede un importante coinvolgimento di servizi e professionalità”.
“Da un punto di vista socio-sanitario si tratta di un percorso – ha detto Vincenzo Rea, direttore del Distretto Unico dell’Area Vasta n. 4 di Fermo – che viene condotto attraverso le procedure meno invasive a garanzia, in tutte le sue fasi, della tutela riservata ai minori (considerando anche il sesso, la cultura e la religione) proprio perché la loro identificazione rappresenta il presupposto essenziale attraverso il quale i minori possono beneficiare di tutte quelle misure di protezione a cui hanno diritto in quanto minori”.
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