di Paolo Paoletti e Tiziano Vesprini
Il ricordo di Fabio Casartelli
E’ Australiano il vincitore della 45esima edizione del Gran Premio Capodarco. Si tratta di Jai Hindley con il pettorale numero 11. Secondo posto per Edward Ravasi della Colpack. Terzo classificato Aleksandr Riabushenko della Palazzago.
Il Gran Premio Capodarco cominciato nel ricordo di Fabio Casartelli. Toccante questa mattina prima della partenza, il momento il cui i genitori del giovane, insieme a Gaetano Gazzoli e Adriano Spinozzi, hanno voluto ricordare i 21 anni dalla scomparsa del compianto ciclista che a Capodarco vinse nel 1991 e partecipò nel `92 indossando la maglia a cinque cerchi di campione olimpico.
Un’edizione speciale, quella di oggi, nella quale sono stati celebrati i i 50 anni di fondazione della Comunità di Capodarco e i 45 anni dello storico Gran Premio che, ogni 16 agosto, trasforma il territorio fermano in un circuito internazionale di primo livello. Australia, USA, Russia, Gran Bretagna, Kazakistan, Marocco, Francia, Slovenia, Repubblica San Marino, Inghilterra, Norvegia, Danimarca, Ungheria, Svizzera e Sud Africa: queste le nazioni del mondo presenti. Tra le formazioni italiane più titolate erano presenti la Zalf Fior e la Unieuro. Non potevano mancare, naturalmente, anche le tre formazioni dilettantistiche marchigiane, le locali U. C. Porto S. Elpidio e G. C. Calzaturieri Montegranaro, con loro anche il Team Cingolani Senigallia.
Il vincitore Jai Hindley
Tante le autorità presenti al momento della partenza, allietato dalla voce del tenore Davide Puglia. C’era il Prefetto di Fermo Mara Di Lullo, don Vinicio Albanesi, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, quello di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci e di Porto San Giorgio Nicola Loira, l’on Paolo Petrini, i consiglieri regionali Francesco Giacinti e Jessica Marcozzi, Fabio Sturani del Coni, il presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista, l’assessore elpdiense Milena Sbastiani ed ovviamente l’assessore allo Sport del Comune di Fermo Alberto Scarfini.
A sventolare la bandierina del via sono stati Calcinaro, il Prefetto, don Vinicio e lo storico patron del Gran Premio Capodarco Gaetano Gazzoli. Una giornata all’insegna dello sport.
Ben 151 atleti si sono presentati al via delle due gare valevoli per il Gran Premio di Capodarco riservato agli amatori. Nella prima, svoltasi lungo un tracciato di 55Km, a trionfare è stato Egidio Vallati (Simoncini Sauri) che ha preceduto sotto il traguardo Ascolani e Sacco. Nella seconda gara invece, disputata lungo un tracciato di 65Km, a tagliare per primo il traguardo è stato Riccardo Fioretti (Team Giuliodori Zeppa-Bike Cafè), bravo a far valere le sue doti nella salita finale, anticipando la volata davanti a Di Fiore e Lattanzi.
E’ stata poi la volta dei professionisti. Migliaia le persone che hanno incitato i ciclisti lungo le strade del territorio fermano, fino al momento del taglio del traguardo, oggi pomeriggio, attorno alle 17.40. A trionfare in questa edizione è stato, con il pettorale numero 11, Jai Hindley, della nazionale australiana.
Dopo il successo nel 2014 di Power, la bandiera australiana torna a svettare su Capodarco. Infatti Jai Hindley si impone sul traguardo del 45° Gran Premio Capodarco – Comunità di Capodarco – Memorial Fabio Casartelli – Corsa per la solidarietà, gara internazionale di 180 chilometri per under 23, organizzata dal Gc Capodarco, coordinato da Gaetano e Simone Gazzoli e da Adriano Spinozzi. Tutto si gioca sulla seconda e ultima ripetizione del “muro”, quando dal drappello dei fuggitivi esce in progressione Hindley. Gli resiste solo Edward Ravasi del Team Colpack. I due vanno a giocarsi la vittoria sul rettilineo finale, dove l’australiano trova l’affondo buono. Sul terzo gradino del podio sale il bielorusso Aleksandr Riabushenko del Team Palazzago Amaru.
LA CRONACA
Sono in 200 a presentarsi ai nastri di partenza. Dopo il via, sul lungomare si forma un drappello composto da Affini della Selle Italia, dal nazionale statunitense Oien, dal nazionale russo Rikunov, dai nazionali britannici Gibson e Wood, da Luchshenko dell’Astana City, da Gibbons della Dimension Data, da Gerrits dell’Uc Monaco, da Meyer dell’Amical Vc Aix-en-Provence, da Poljanec della Sava Kranj, da Kuklewicz del Life Team, da Moschetti della Viris Maserati, da Grodzicki della Palazzago Amaru, da Bresciani della Gallina Colosio, da Ferrari della Named Sport, da Onesti dell’Aran Cucine e da Restrepo Diosa della Calzaturieri Montegranaro. I fuggitivi attaccano più volte la salita che porta al monumento di Casartelli e al chilometro 95 al loro inseguimento si portano Hamilton, Hindley e Storer, tutti e tre della nazionale australiana, Curran della nazionale statunitense, Cherkasov della nazionale russa, Carboni dell’Unieuro, Billi della General Store, Orsini, Ravasi e Bettinelli, tutti e tre del Team Colpack, Vlasov della Viris Maserati, Riabushenko del Team Palazzago Amaru e La Terra Pirré della Malmantile. Nei chilometri successivi la corsa esplode, le carte si rimescolano e al comando si portano Affini, Grodzicki, Luchshenko, Ferrari, Onesti, Hindley, Curren, Oien, Wood, Meyer, Carboni, Orsini, Restrepo Diosa e Bresciani, inseguiti da Kuklewicz e poi da Hamilton, Storer, Cherkasov, Gibbons, Billi, Ravasi, Vlasov, Moschetti e Riabushenko. Dopo nuovi rovesci di fronte, al chilometro 142 in testa sono segnalati Affini, Hindley, Curran, Wood, Lukhshenko, Orsini e Carboni, al cui inseguimento si forma un drappello, da cui escono Hamilton, Bettinelli, Storer e Riabushenko, sui quali rientra Vlasov. Gli inseguitori piombano sui battistrada. Sulla prima ripetizione del muro si staccano alcuni corridori, che poi rientrano a dieci chilometri dall’epilogo. Orsini prova ad allungare, ma viene ripreso. I dodici attaccano per l’ultima volta la salita che porta a Capodarco e al “muro”. E’ in questi ultimi chilometri che avviene una nuova selezione. Il resto è storia già raccontata.
Ordine d’arrivo: 1) Jai Hindley (Australia) che copre 180 chilometri in 4.18.00 alla media di 41,860, 2) Edward Ravasi (Team Colpack), 3) Aleksandr Riabushenko (Team Palazzago Amaru) a 12’’, 4) Lucas Hamilton (Australia) a 18’’, 5) Giovanni Carboni (Unieuro Wilier Trevigiani) a 20’’, 6) Aleksandr Vlasov (Gcs Viris Maserati) a 39’’, 7) Sergey Luchshenko (Astana City) a 52’’, 8) Umberto Orsini (Team Colpack) a 1’02’’, 9) Geoffrey Curran (Usa), 10) Edoardo Affini (Selle Italia-Cieffe-Ursus) 1’54’’.
I vincitori con l’assessore Milena Sebastiani
Le autorità presenti
Da sinistra: Giacinti, Sturani e Calcinaro
Milena Sebastiani e Paolo Petrini
Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci e Milena Sebastiani
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