Tutti i cani vanno educati,
anche quelli di piccola taglia

Ne parliamo con Chiara Santarelli, educatrice cinofila
chiara_santarelli

Chiara e Lobo

Anche dogsitter e grande amante del mondo animale, è la persona adatta a spiegare a me ed ai lettori per quale motivo è fondamentale che il cane abbia un’educazione di base, e non necessariamente legata a problematiche particolari.

Buongiorno Chiara, mi spieghi in cosa consiste quella che si definisce educazione di base e a chi è rivolta?

In pratica consiste nell’indirizzare a comportamenti corretti sia in famiglia che nella vita cittadina. Uno dei miei obiettivi è proprio quello di aiutare a gestire correttamente il cane, quantomeno nei casi più tipici, come il mancato ritorno, il fatto che tiri al guinzaglio o che abbia comportamenti aggressivi nei confornti dei suoi simili. Nel percorso c’è anche la socializzazione con altri cani, altre razze, altre taglie ed altre età: la puppy class è per esempio molto importante per in cuccioli (da tre a cinque mesi) mista ad ex allievi preselezionati. Un cane adulto equilibrato è il miglior insegnante per un piccolo, per risolvere problemi quali il morso eccessivo

Quindi meglio da cucciolo? A che età sarebbe opportuno?

Sicuramente meglio quando il cane è giovane. Non ci sono razze buone o cattive, ma si tratta di un mix tra genetica e ambiente in cui l’animale vive: certamente alcune razze (ad esempio quelle selezionate per la difesa) sono più predisposte ad atteggiamenti di protezione verso la famiglia.

E che ci dici dei cani piccoli?

Spesso sono proprio loro ad avere più bisogno di un intervento: molti proprietari tendono ad iperproteggerli (ad esempiio prendendoli in braccio in presenza di cani più grandi): nulla di più sbagliato, li rende nevrotici! Tra le attività che organizzo, ad esempio, c’è il mini dogs meeting, con esemplari fino a 10 kg, ed è davvero interessante come comunicano tra loro.

E come si svolge in pratica il corso di educazione di base?

Dopo un incontro conoscitivo, ce ne sono mediamente altri sei.  Si inizia con esercizi e giochi volti a rafforzare il rapporto tra cane e famiglia lavorando sempre in positivo, senza punizioni verbali o materiali perchè si rischia di inibire il cane. Lo debbo far fidare, trasmettendogli il messaggio “tutto quello che è intorno a me (umano) è bello e positivo”, come per creare una bolla in cui si senta felice di stare.

Mi fai qualche esempio?

Nel momento in cui il cane si fida, metto sotto segnali comportamenti che propone spontaneamente, premiandolo e facendogli associare una parola al gesto: ad esempio seduto, terra o inchino. Per quanto riguarda il richiamo si parte dal classico, per poi inserire le variabili, come il proprietario non a vista o altre distrazioni, che simulino la necessità di farsi dar retta in situazioni reali ed in presenza di ambienti aperti e di altre persone. Importante anche il lavoro sul guinzaglio: ci sono tecniche per evitare che il cane tiri, non parlo di una condotta di gara ma anche semplicemente per fare una passeggiata in cui a condurre il passo sia il proprietario. E’ chiaro poi che non basta quello che si fa nell’orario di lezione, ma che ci sono anche compiti a casa: bisogna esercitarsi per rendere più solido quello che il cane ha imparato.

E se invece il problema riguarda un cane non più esattamente cucciolo?

Anche in caso di cani adulti molto si può fare, magari concentrandosi su un obiettivo specifico che tenda a risolvere un problema in particolare: ad esempio il guinzaglio per un terranova che per peso va certamente gestito al meglio. Nel caso di patologie comportamentali specifiche, invece, consiglio sempre l’intervento di un veterinario specializzato, che faccia una diagnosi e decida quale miglior percorso terapeutico posso poi portare avanti io.

Consigli validi per tutti i proprietari?

Prima di tutto pensateci bene prima di prendere un cane, io sono anche disponibile a fare consulenze gratuite pre-adozione. Mi è capitato spesso di incontrare famiglie con bambini molto piccoli, che hanno preso un cane che non sanno poi gestire. E’ poi molto importante, anche in casa, creare situazioni che esaltino le caratteristiche ataviche del proprio cane, ed è più semplice del previsto: per un cane da caccia per esempio non ci vuole molto a creare delle tane che lo divertano e lo facciano giocare. L’ideale è avere un amico quattrozampe che possiamo portarci ovunque, anche a cena al Duomo, senza mai dimenticare che per lui è molto più divertente una passeggiata al fiume.

Questi i suoi contatti: sito e pagina Facebook


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