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Medici e infermieri coraggio,
al fianco dei pazienti mentre il muro crollava

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Una delle camere evacuate

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Il muro interno dell’ospedale danneggiato dal sisma

di Paolo Paoletti

Hanno assistito gli oltre quaranta pazienti ricoverati all’ospedale di Amandola dai primi secondi in cui è iniziata l’emergenza fino a quando l’ultimo ospite non ha trovato una nuova collocazione. Sono i medici e gli infermieri dell’ospedale amandolese che  hanno gestito al meglio e con coraggio una situazione non facile. Le immagini del crollo di parte del muro esterno del nosocomio parlano da sole. Altrettanto impressionanti sono le foto dei corridoi interni e delle camere. A raccontarci quello che è avvenuto è Gaetano Massucci, che non si trovava di turno al momento della scossa delle 3.36 ma che si è subito fiondato sul posto per aiutare i suoi colleghi.
“Sono arrivato dopo – racconta Massucci –  durante il terremoto era di turno la dottoressa Paola Arma che subito, vista la situazione del reparto, ha individuato un luogo più sicuro dove ha trasferito, insieme agli infermieri, gli oltre quaranta pazienti. Più tardi sono arrivato io, il dottor Gualtiero Zega e la dottoressa Lucia Manfredi. Insieme al sindaco, che devo dire ci ha garantito una presenza costante,  è stata gestita quella che era la prima emergenza, ovvero l’individuazione dell’area dove posizionare il punto di primo intervento. La zona scelta originariamente infatti non era in sicurezza. Abbiamo così verificato la possibilità del reparto di radiologia e per quel che riguardava eventuali urgenze abbiamo scelto il laboratorio analisi”.

Una pianificazione in tempi record che ha permesso ai sanitari di poter affrontare, nel caso in cui si fossero verificate, anche eventuali emergenze mediche.  “Nel frattempo – prosegue Massucci –  è arrivata da Fermo anche la dottoressa Padovani e abbiamo avviato le procedure di evacuazione. Il reparto acuti, ovvero medicina e chirurgia, è stato trasferito presso urologia che era chiuso per i recenti accorpamenti. I pazienti della RSA sono stati trasferiti all’INRCA di Fermo. Mobilitate tutte le pubbliche assistenze della provincia che hanno provveduto al trasporto di ciascun paziente in ambulanza da Amandola a Fermo. Sono stati fatti oltre 40 spostamenti“. Massucci che conclude: “L’ospedale non è agibile se non solo in alcune parti, sarà la verifica più completa che si svolgerà nei prossimi giorni a decidere il da farsi”.

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Le stanze del reparto di medicina dopo la prima scossa

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Volontari al lavoro per il trasferimento dei pazienti

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Gaetano Massucci (a destra in camice bianco) con volontari al lavoro per il trasferimento dei pazienti

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La facciata dove è crollato il muro

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Il distaccamento della parete


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