Valentino Fenni, presidente sezione calzature Confindustria Ascoli e Salina Ferretti, presidente sezione calzature Confindustria Macerata
di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Segnali di ripresa e cauto ottimismo dal Micam per le aziende del Maceratese e quelle regionali, ma cala l’occupazione e aumentano le richieste di cassa integrazione. Per gli addetti al settore il commento è unanime:«La fiera dedicata alla calzatura non risolve tutti i nostri problemi». Industriali calzaturieri riuniti a Civitanova dopo il salone a Milano che registra un incremento di presenze e mostra una ripresa delle richieste dopo anni di crisi nera. Ma l’ottimismo di queste giornate non basta agli imprenditori delle Marche per guardare con serenità al futuro e Giampiero Melchiorri, presidente di Confindustria Fermo lancia l’appello alle istituzioni dall’hotel Cosmopolitan dove oggi la categoria si è riunita per fare il punto sul dopo Micam. «La fiera è sicuramente un appuntamento importante – ha detto Melchiorri – c’è stata una buona risposta con performance positive da Germania con un +27%, dalla Corea con + 37% e dalla Cina, ma il Micam non risolve i problemi che abbiamo. Chiedo alle istituzioni una maggiore presenza. Si deve capire che in questa zona c’è stato un terremoto economico. Abbiamo una serie di richieste per il governo. Intanto la riduzione delle tasse sul lavoro, a 45 minuti di aereo da qui c’è chi ci offre tasse zero e il pagamento dell’affitto per portare le nostre attività all’estero. Serve una defiscalizzazione dei campionari, aiuti per l’internazionalizzazione, il sostegno alla domanda interna. Si vocifera inoltre che si vuole togliere la cassa integrazione, sarebbe la botta finale per la categoria. Per questo chiederò al governo e alla Regione azioni mirate».
Con i suoi 27mila addetti (il 35% degli occupati a livello nazionale del settore) il comparto calzaturiero marchigiano fa valere i propri numeri e chiede misure a sostegno dell’impresa. In un quadro dunque di difficoltà che non tende a migliorare il Micam però è stato positivo: «Non ci aspettavamo un incremento – sottolinea Salina Ferretti, presidente di Confindustria Macerata sezione calzature – il Micam ha mostrato segnali positivi dopo anni difficili. Sono aumentati i visitatori, 44mila persone, un 5% in più rispetto alle edizioni precedenti. Sono andati bene i mercati della Germania, della Corea e dell’Asia. Il nord Europa rimane per noi un mercato importante ma anche la Russia. Abbiamo avuto un risultato al di sopra delle aspettative considerando il calo sensibile degli ultimi anni». Secondo i dati forniti da Assocalzaturieri, nei primi 7 mesi del 2016 le ore di cassa integrazione sono aumentate del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2015, passando da 7.361.276 ore dei primi 7 mesi del 2015 a 9.465.963 del 2016. Numeri che influenzano il mercato interno con una contrazione dei consumi delle famiglie. Nel primo semestre del 2016 la spesa corrente rispetto al semestre 2015 si è contratta del 2,3% sia per quanto riguarda gli articoli della calzatura uomo, donna e bambini. Regge il settore sport e sneakers.
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