Bebè muore dopo il parto, inchiesta Asur

 

 

Foto d'archivio

Foto d’archivio

Bimbo nasce con un parto cesareo, a 38 settimane, e poi muore a meno di 24 ore. Dramma per una coppia, residente a Porto San Giorgio. La mamma, ricoverata all’ospedale di Civitanova ha dato alla luce il bebè nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.  Solo dopo la nascita i medici hanno diagnosticato al piccino un rallentamento del battito cardiaco e disposto il trasferimento alla Terapia intensiva neonatale del Salesi di Ancona. Nella notte il peggioramento del quadro clinico del bambino che è spirato questa mattina all’ospedale materno-infantile di via Corridoni. Al Salesi il bebè è arrivato in condizioni critiche. Il parto, stando ai primi accertamenti fatti all’ospedale di Civitanova, non era di quelli a rischio. Al nosocomio della provincia maceratese, stamattina, il direttore dell’ospedale ha convocato l’equipe che ha seguito la donna per aprire subito una inchiesta interna e fare luce su quanto accaduto. «Le procedure attuate sono state tutte corrette – chiarisce Massimo Palazzo – l’avvenuta morte è stata per noi un fulmine a ciel sereno. Quello non era un parto a rischio e non è stato un parto in emergenza. Inizialmente infatti la paziente aveva chiesto di provare con il parto naturale ma poi è stato scelto il cesareo». Secondo la ricostruzione fatta all’ospedale di Civitanova, la donna quando è arrivata: “Era con la sua ginecologa – spiega Palazzo – aveva le contrazioni ed è stata ricoverata per essere preparata al parto. Alle 14,25 del giorno seguente era in sala operatoria ed è stato iniziato il taglio. Alle 14,34 il bebè è stato fatto uscire dal grembo. In questa fase c’è stata una difficoltà nell’estrazione per la posizione del bambino ma il parto è stato fatto nei tempi. Analizzati i parametri del bebè è stato accertato che era sofferente. Il bambino aveva una bradicardia, il battito rallentato. E’ stato trasferito al Salesi». Lì è voluta andare anche la sua mamma, dopo il parto cesareo. Da Civitanova hanno organizzato anche il trasferimento della donna. «Prima di procedere al parto – sottolinea Palazzo – i parametri del bambino e della mamma erano normali». Sul bebè potrebbe essere disposta l’autopsia per capire se aveva una patologia non riscontrata prima del parto.

 


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