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La denuncia dei 5 Stelle: 3 milioni di euro per 70 isole ecologiche:”Si faccia chiarezza sul bando”

Isola ecologica rifiuti differenziata

L’isola ecologia di Lido Tre Archi

 

Il Movimento 5 Stelle di Fermo, insieme ai due consiglieri comunali Marco Mochi e Mirko Temperini sollevano il caso Asite ed isole ecologiche. Dai costi per l’acquisto di queste ultime fino all’unica realtà che ha risposto al bando, una piccola azienda di Comunanza. Interrogativi rivolti al sindaco ed ai vertici Asite con cui i grillini vogliono vederci chiaro sulla vicenda.

Mochi Temperini Di Battista 5 Stelle Fermo

I consiglieri Temperini e Mochi ( a destra) insieme a Di Maio e Di Battista del M5S

“Il Comune di Fermo ha tra i suoi compiti quello della raccolta differenziata dei rifiuti urbani – esordiscono i 5 Stelle –  Il nostro Comune per effettuare questo servizio ha costituito una società interamente partecipata, l’Asite srl, che viene profumatamente pagata per effettuare la raccolta dei rifiuti. Questa società interamente partecipata ha un ingente numero di dipendenti ma non riesce a fare questo servizio tanto che la raccolta differenziata del nostro Comune è tra le più basse d’Italia. Basterebbero dei contenitori posti nelle varie zone della città in cui differenziare i rifiuti come carta, plastica, legno ecc. per raggiungere livelli accettabili. Ma l’Asite proprio non riesce ad imbastire un minimo di raccolta differenziata”.

Dopo questa premessa i grillini entrano nel cuore della vicenda: “Per porre riparo a questa situazione l’Asite ha deciso di acquistare tramite bando 70 isole ecologiche informatizzate che dovranno, recita il bando, “garantire alla Fermo Ente un risultato di raccolta differenziata non inferiore al 70% nel primo anno di attività e non inferiore al 75% nel secondo anno, mantenendo, come minimo, tale risultato per ogni anno successivo”.  Per l’acquisto di queste bilance l’Asite si è dichiarata pronta a sborsare la cifra di 2.156.000 euro + iva, e soprattutto disposta a pagare 924.000 euro + iva per il servizio di manutenzione e gestione del sistema informatico collegato. Vale a dire 30.800 euro per l’acquisto e 13.200 euro per la manutenzione per ogni singola isola. Ma come si è arrivati a questa offerta ? E’ stato fatto uno studio per verificare il prezzo medio di queste strutture in Europa ? Perchè non è stato incluso tra i documenti uno studio di fattibilità come quello presente nel bando per le ecostazioni di Servigliano? Non si sa. Il consiglio comunale non ne sa nulla.  Ma ancor più sconvolgente è la cifra di 924.000 euro per il servizio di manutenzione del sistema informatico. Come sono stati determinati ?  Un bando fatto quindi avendo in mente delle isole informatiche predeterminate, con costi e precise necessità manutentive”.

Movimento 5 Stelle che chiede poi chiarimenti sul bando: “Strano è il fatto che la cifra di 3 milioni di euro sia passata inosservata agli operatori europei tanto che a rispondere è stata una sola azienda di Comunanza”. Da qui le richieste al Comune:Perchè nessun operatore del settore ha partecipato a questo bando ?
Forse perchè tra i requisiti del bando c’è la strana richiesta del “sopralluogo obbligatorio per prendere visione dei luoghi ove si svolgerà l’appalto con particolare riferimento all’Ecocentro” da effettuarsi nei pochi giorni che passano dalla pubblicità del bando alla scadenza e che può aver scoraggiato aziende geograficamente lontane?”

Grillini che chiedono al sindaco Calcinaro un intervento di chiarimento, anche in merito alle ridotte dimensioni dell’azienda e del ribasso dello 0,65% definito:”Ridicolo” dai 5 Stelle che concludono, sempre rivolgendosi a Calcinaro: “Riprenda possesso dell’Asite”.

 


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