“Le commissioni, che dovrebbero essere il luogo deputato al confronto e alla condivisione delle scelte, vengono convocate in fretta e furia e senza l’invio dei documenti da
discutere in tempi accettabili”. Si avvicina la convocazione di un nuovo consiglio comunale a Fermo ed il Movimento 5 Stelle, con i suoi due consiglieri Marco Mochi e Mirko Temperini, lamentano la carenza d’informazioni adeguate.
“La maggioranza, di qualsiasi colore sia, non ha il diritto di scalzare la minoranza o forza di opposizione, come piace chiamarla, solamente perché ha i numeri dalla sua parte – scrivono Mochi e Temperini – E tantomeno ha il diritto di mettere i cittadini di fronte a fatti compiuti senza che, chi li rappresenta, possa esprimere un parere o avere un confronto democratico. Sembra che l’amministrazione si sia dimenticata, o che volutamente ignori, la cruciale questione che lo scopo delle commissioni è anche e soprattutto quello di garantire la partecipazione delle minoranze. Sono previste nel Testo Unico Enti Locali e dall’Art. 44 è chiaro che servono a ‘Garanzia delle minoranze e come controllo consiliare’. La prassi in uso dall’inizio dell’era Calcinaro non è né democratica né, tantomeno, di partecipazione. Non basta organizzare feste per dimostrare libertà d’espressione”.
Pentastellati che aggiungono: “Sono passati due mesi dalle ultime sessioni di commissione consiliare e di questioni da dibattere e sviscerare ce ne sarebbero moltissime. Ma tutto tace! Ad una settimana dal prossimo consiglio comunale una sequela di convocazioni di commissioni indette solamente al fine del consiglio. Come Movimento 5 stelle abbiamo presentato molte richieste di modifiche ai regolamenti comunali, mai passate in commissione, prima fra tutte quella per allungare i tempi minimi tra la convocazione del consiglio comunale e l’invio della documentazione inerente i punti da trattare nello stesso, che ad oggi è di soli 5 giorni. Tutto questo perché il lavoro del consigliere non si basi semplicemente sul sentito dire o sul voto di scuderia, com’è prassi in maggioranza, ma piuttosto su un attento studio dei documenti e su scelte condivise dai cittadini. Noi lavoriamo così, ci piace capire prima di esprimere un parere. Ma, a quanto pare, la maggioranza non è della stessa opinione. Perché? A questo punto, dopo ripetute richieste e solleciti nelle sedi istituzionali, chiediamo pubblicamente alle altre forze di opposizione un segnale forte! È ora di marcare la differenza rispetto a questo modo di fare politica dettato dall’amministrazione: chiediamo il rifiuto, netto e deciso, a partecipare ai consigli comunali convocati senza le tempistiche adatte al ruolo dei Consiglieri e senza che i passaggi in Commissione siano realmente idonei a discutere in maniera approfondita le tematiche poi dibattuto nei Consigli. Ci aspettiamo, inoltre, che finalmente si comincino a toccare quelle tematiche che sono realmente fondamentali per la nostra città invece di lasciare sempre spazio alle feste. È ora di affrontare i temi veri su cui nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere mano: l’Asite e suoi ‘strani’ bandi, Marca Fermana, Alipicene e non ultimo via Respighi, solo per citarne alcuni. Chiediamo finalmente coraggio a questa amministrazione per il bene della nostra città e dei nostri concittadini. Vogliamo un segnale forte di cambiamento contro l’illegalità, il nepotismo, i vecchi giochetti di palazzo. Insomma una piazza finalmente pulita”.
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