Al centro fra Andrea Patanè, con a destra il vice parroco Joseph Spence, 26 anni, originario degli Stati Uniti, ordinato lo scorso dicembre e frate Fabrizio a sinistra
di Paolo Paoletti
31 anni nato e cresciuto a Roma, fra Andrea Patanè sarà il nuovo parroco di Santa Lucia a Fermo. Fa Andrea arriva dall’Istituto Fratelli Francescani Missionari del Cuore di Gesù e di Maria Immacolata, e non sarà da solo. Quella di Santa Lucia sarà infatti una vera e propria comunità religiosa di cui faranno parte anche il vice parroco Joseph Spence, 26 anni, originario degli Stati Uniti, ordinato lo scorso dicembre e frate Fabrizio. Sabato sera (domani), alle 18.30 nella chiesa di Sant’Agostino, alla presenza dell’Arcivescovo Luigi Conti, ci sarà la cerimonia d’insediamento ufficiale.
Fra Andrea è entusiasta di questo nuovo incarico: “Ho incontrato don Osvaldo – ci racconta – ci ha raccontato la vita della parrocchia, abbiamo visto i luoghi. Siamo stati a visitare il monastero delle Clarisse, molto vicine a noi Francescani, ho una grande curiosità di conoscere le persone e una grande aspettative”.
Per Santa Lucia si tratta di una grande novità: una comunità di frati alla guida della parrocchia. “Sicuramente rappresenta qualcosa di nuovo in questo contesto ma non certo in Italia – spiega fra Andrea – la nostra piccola comunità religiosa vuole essere un lievito per la parrocchia, partendo proprio dalla vita in comunione di noi tre. Quando il Signore mi ha incontrato lui di fatto ha creduto in me ed ha voluto far fiorire i miei talenti e le mie potenzialità. Oggi, il mio grande desiderio, essendo innamorato dell’essere umano e delle sue potenzialità, è che il Signore possa far fiorire ogni persona della parrocchia. Non ho una visione prestabilita – ci racconta fra Andrea – che il Signore brilli su questa parrocchia e la faccia arrivare al massimo delle sue potenzialità”.
Fra Andrea sta vivendo questi momenti prima della cerimonia d’insediamento con grande partecipazione: “Sicuramente con emozione – spiega fra Andrea – è stata la settimana del trasloco, degli ultimi saluti a Civitanova, da dove provengo. Ho sempre avuto una grande apertura al nuovo. Questa del nuovo incarico a Santa Lucia l’ho subito sentita come una chiamata di Dio, ho sentito che me lo chiedeva e mi invitata ed ho risposto con gioa e grande aspettative. Sono momenti piedi di emozioni positive. E’ commuovente che il vescovo abbia desiderato essere presente alla cerimonia, f per essere padre e introdurci in questa nuova comunità. A lui va tanta gratitudine. Sono stato bene ovunque sono andato, non ho dubbi che noi tre riusciremo come fratelli francescani a sentirci a casa qui a Santa Lucia. Ho già conosciuto alcune persone del consiglio pastorale ed è stato amore a prima vista. Sono molto contento, anche per la gioia di non venire da solo”.
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