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Ricollocare il mercato settimanale nella sua sede naturale, l’appello di Assocommercianti

FERMO - L'associazione di categoria guidata da Ennio Viozzi ribadisce l'importanza del mercato settimanale del sabato
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ennio viozzi

Ennio Viozzi

“Da tempo l’amministrazione esalta la chiusura della piazza per la quale ha approvato la spesa per l’installazione di dissuasori all’entrata per consentire, questo sostiene, ai turisti di apprezzare il salotto buono della città in tutto il suo splendore. Se non fosse che durante l’anno è occupata dai mezzi per il carico e scarico giornaliero delle merci (nelle città dove si vuole esaltare il turismo, questo avviene dalle 7 alle 9), autocarri per il ritiro giornaliero dei rifiuti, mercatino del giovedì, cene delle contrade, trenino, pista di ghiaccio con casette in legno per espositori vari, festa della birra, palco per varie iniziative, festa dell’olio, mercatino francese , sagra della pizza e della birra artigianale, mostra auto storiche, varie manifestazioni sportive, Fermo flora, sagra delle castagne, sagra dei prodotti sardi, adibita a parcheggio in occasione di eventi al Teatro dell’Aquila, parcheggio indiscriminato per pochi eletti, comprese le auto della Polizia Locale e sicuramente qualcuna ne dimentichiamo”. Inizia così la nota di Assocommercianti Fermo.
Ennio Viozzi, rappresentante dell’associazione di categoria spiega: “Sì, dopo quanto detto, ci sentiamo di affermare che la Piazza è chiusa, ma solo per quelli che avrebbero diritto di occuparla, gli ambulanti del centenario mercato settimanale del sabato, estromessi senza alcuna ragione e forse gli unici che pagano anticipatamente la tassa per l’occupazione del suolo pubblico in occasione della loro presenza. Non ci stancheremo mai di ricordare a questi personaggi che governano la città che, grazie alle loro scelte hanno impoverito gli operatori commerciali, molti di questi cittadini fermani, oltre che contribuito a svilire definitivamente il mercato settimanale, oramai sull’orlo del definitivo declino. Chiediamo e chiederemo sempre che il mercato settimanale sia ricollocato nella sua sede naturale, la piazza, e come avviene puntualmente per altre iniziative vengano investite risorse così da dargli quel ruolo che di diritto per il suo passato gli compete”.


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