“Il Consiglio Comunale di ieri sera ha visto l’ingresso nella massima assise cittadina di una illustre rappresentante della comunità fermana, la preside dell’ITI Margherita Bonanni. Una figura di grande rilievo personale, culturale e sociale che oltre a dare lustro al nostro gruppo a cui appartiene, apporta qualità all’intero Consiglio Comunale. Un augurio di buon lavoro da parte del Movimento Io Scelgo Fermo, nella piena consapevolezza che la preside Bonanni ha qualità e argomenti per contribuire al bene futuro della nostra città”. Così Io Scelgo Fermo dà il benvenuto alla nuova consigliera comunale (leggi l’articolo) e sottolineando l’impegno di chi l’ha preceduta: “Un ringraziamento particolare al Dr. Domenico Durso per il lavoro e la disponibilità sinora offerti, e per il contributo che continua a dare a favore del nostro Movimento e della città, nonostante i gravosi impegni professionali e personali che ha dovuto sostenere negli ultimi mesi”.
Il Movimento guidato da Pasquale Zacheo entra poi nel merito della discussione politica di ieri, tornando sull’area camper di Marina Palmense. “La discussione del Consiglio di ieri – spiega il gruppo Io Scelgo Fermo – si è infiammata nuovamente sull’argomento dell’area camper di Marina Palmense, che come noto ha riguardato negli ultimi mesi l’Assessore Mauro Torresi. Il nostro Capo Gruppo Pasquale Zacheo ha presentato un ordine del giorno urgente a corollario dell’approvazione del verbale relativo alla seduta del 05 luglio, nel corso della quale erano stati auditi il dirigente Saturnino Di Ruscio e lo stesso Assessore Torresi. Come si ricorderà, in quella sede, erano emersi chiaramente i clamorosi risvolti amministrativi e politici connessi alla concessione dell’area camper. Nonostante ciò, sindaco, giunta, assessore Torresi e dirigente Di Ruscio si erano assunti la responsabilità di garantire sulla qualità degli atti politici ed amministrativi formati nella circostanza, convincendo il Consiglio Comunale a respingere la proposta del gruppo del PD, sostenuta dal nostro gruppo, che aveva richiesto l’annullamento degli stessi atti”.
Pasquale Zacheo
Io Scelgo Fermo spiega: “Dopo diversi mesi dalla concessione dell’area camper, con successiva determinazione N.244 del 10.08.2016, lo stesso Di Ruscio, di fatto contraddicendosi, e contraddicendo anche la Giunta Comunale rispetto a quanto garantito davanti al Consiglio Comunale, affermava clamorosamente che la delibera della Giunta N.169 del 10.05.2016, quella che dettava la convenzione e confermata dal Consiglio stesso, era viziata da un errore, un “refuso” – a dire dello stesso dirigente – relativo al numero delle piazzole. Un numero che riteneva di correggere nuovamente di sua iniziativa, senza alcuna preventiva interlocuzione con la Giunta, senza quindi che la stessa confermasse l’errore. Si tratta di un ‘refuso’ sul punto cardine dell’intera questione, in relazione al quale la Giunta, unica competente per legge e diretta interessata alla decisione politica, non risulta neppure interpellata. C’è quantomeno da chiedersi il perché Giunta e Sindaco tacciono sulla questione, nell’evidenza della loro delegittimazione. Con la postuma determina N.244 del 10.08.2016, era peraltro il Comune a chiedere inopinatamente ed ottenere dalla parte privata una stima sul numero di piazzole, incorrendo così in un clamoroso paradosso. In Consiglio si affermava che non era più necessaria l’indicazione del numero di piazzole nella convenzione, facendo persino approvare gli atti ai consiglieri, con la citata determina N.244 era invece il Comune a chiedere ai privati di fornirgli una loro stima sul numero delle piazzole realizzabili.
Ecco perché ieri sera è stata da più parti richiesta la lettura integrale del verbale della seduta del 05 luglio u.s., per avere certezza delle affermazioni e soprattutto delle garanzie fornite al Consiglio dai diretti interessati. Tutti hanno potuto dunque riascoltare le parole riferite soprattutto dall’Assessore Torresi e dal Dr. Di Ruscio, laddove quest’ultimo aveva pubblicamente ribadito la bontà degli atti e del criterio seguito che ‘non poteva essere evaso da nessuno’. Ora, però, è proprio la sua determina N.244 del 10.08.2016, formata a distanza di un mese dal Consiglio, a segnare la paradossale evasione del criterio seguito e quindi la pericolosa contraddizione”.
Manolo Bagalini, Pasquale Zacheo e l’assessore Alessandro Ciarrocchi
Il gruppo di Pasquale Zacheo va oltre: “A questo deve aggiungersi che, con lo stesso atto di stima, era chiamato lo stesso tecnico del privato a certificare la regolarità urbanistico-amministrativa. Attività di certificazione che peraltro non sarebbe di competenza dello stesso tecnico. E’ fin troppo eloquente la gravità della vicenda, anche alla luce dei potenziali interessi a danno dell’ente generati dai contraddittori atti sinora formati nel merito della questione.
Pertanto, con l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Zacheo, il nostro Movimento mira a proteggere gli interessi della città, quanto il Consiglio Comunale ed i singoli consiglieri, che si sono trovati ad approvare atti politici ed amministrativi fidandosi di chi li aveva pubblicamente garantiti e poi smentiti con successive iniziative amministrative. Si evidenzia che sul punto, nella serata di ieri, sono state proprio le parole del capo gruppo di Piazza Pulita a fornire indirettamente un nuovo e clamoroso dato politico, che riguarda l’irrequietezza e la preoccupazione che sta vivendo la maggioranza. E’ stato infatti lo stesso capo gruppo Daniele Iacopini ad ammettere che l’allusione alle responsabilità dei Consiglieri poteva creare malumori e preoccupazione per i diretti interessati. Ma se è tutto lecito e regolare, perché preoccuparsi di ciò che dice la minoranza? O forse si ha difficoltà a giustificare l’operato a qualche Consigliere che giustamente ha chiesto a loro, quanto a noi, maggiori delucidazioni sulla questione? L’argomento, inevitabilmente, sarà oggetto di sempre più ampia discussione, anche grazie all’ordine del giorno presentato dal capogruppo Pasquale Zacheo, attraverso il quale si discuterà di una nuova richiesta di annullamento di tutti gli atti politici ed amministrativi, quanto di una ricognizione puntuale degli interessi a favore dell’ente e, soprattutto, dell’istituzione di una apposita commissione di indagine sulla questione”.
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