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E’ ufficiale: l’archivio di Mario Dondero
è di interesse nazionale

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di Alessandro Giacopetti

Il Ministero dei Beni Culturali sta per dichiarare l’archivio di Mario Dondero di interesse nazionale. La notizia è stata data oggi a Fermo da Giuseppe Buondonno, ex assessore provinciale alla Cultura, accompagnato dal direttore della Fototeca con sede ad Altidona, Pacifico D’Ercoli e dai sindaci di Fermo e Altidona, Paolo Calcinaro e Enrico Lanciotti. Con loro anche la deputata Lara Ricciatti e il senatore Francesco Verducci. Un lavoro di squadra, hanno sottolineato nei loro interventi, che ha portato a questo risultato.
E’ il sindaco di Fermo a credere che “la Regione Marche abbia recepito la nostra voglia di creare un polo culturale e museale dentro la città che comprenda anche fotografi contemporanei coem Eriberto Guidi e Luigi Crocenzi”. Lo stesso Calcinaro ha poi parlato del progetto di unire in un percorso il palazzo Fontevecchia portandovi il museo Polare Zavatti (attualmente a Villa Vitali) e i musei scientifici, con palazzo dei Priori, una volta spostata la sede dei Vigili Urbani, per arrivare alla chiesa di San Filippo Neri restaurata. Un percorso unico che sia una prospettiva culturale per la città.
“Una collaborazione sensata tra Altidona e Fermo è indispensabile, ma noi ci stiamo muovendo anche da soli per cercare risorse e finanziamenti per migliorare la struttura che ospita la Fototeca, contenente tra l’altro il materiale di Mario Dondero”, ha detto il sindaco Enrico Lanciotti ricordando come “la Fototeca faccia parte dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso che è solo uno dei canali attraverso cui potranno arrivare fondi”.
20160930_144026_lls Pacifico D’Ercoli, direttore della Fototeca e presidente dell’associazione Altidona Belvedere, ha ringraziato “i giovani che pensano al futuro del territorio, in quanto l’archivio è una memoria che va custodita, rispettata e tramandata. La Fototeca provinciale di Fermo contiene 800 mila scatti, 600 mila dei quali di Mario Dondero, 30 mila di Vittorio Gioventù, 2 mila di Luigi Crocenzi. Si sta arricchendo a livello multidisciplinare – ha continuato D’Ercoli – e merita l’attenzione e l’interesse politico ad alto livello per non restare confinata all’interno della provincia. Nel giro degli ultimi mesi sono state organizzate mostre ad Ascoli, Altidona, Montegranaro, ma servono fondi da parte del Ministero e della Regione per la catalogazione dei materiali. Dalle ricerche nell’archivio stanno uscendo foto sul territorio della regione Marche, – ha concluso Pacifico D’Ercoli – e col tempo ci auguriamo di poterle utilizzare per una mostra”.
“Quando c’è l’obiettivo di tutela del patrimonio culturale conta lavorare insieme – ha spiegato la deputata marchigiana Lara Ricciatti – per portare all’attenzione del Ministero il fondo fotografico. Ora bisogna continuare a lavorare per ottenere risorse da destinare alla catalogazione e all’archiviazione”. “Il nome di Dondero è così conosciuto che è stato facile ottenere il riconoscimento – ha proseguito il senatore Francesco Verducci, che permetterà di accedere a programmi di finanziamento nazionali. Mi auguro che la prossima legge di bilancio aumenti i fondi per gli archivi. Sarà importante stilare un progetto, condiviso con la Soprintendenza regionale, per avere un contributo che dovrà essere duraturo negli anni affinché la Fototeca possa programmare in modo pluriennale un calendario di lavoro. Il primo passo per ottenere riconoscimento nazionale è stato fatto, ora avremo occasioni per implementarlo”.
La compagna di Mario, Laura Strappa, ha ricordato che “esiste un grande interesse verso il lavoro di Mario Dondero in quanto testimonianza reale di eventi storici della seconda metà del novecento. D’altra parte esiste anche molto materiale assolutamente sconosciuto, non catalogato e neanche stampato. Si deve dare spazio a tutto questo”.


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