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Fermana, con Destro in panca
numeri e mentalità da leader

Media punti promettente dopo sei turni di campionato. Squadra vincente, poco estetica ma concreta, opportunista e con un turnover efficace. Domenica ancora a Fermo contro il Monticelli

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FERMO – Con la vittoria sul San Marino i canarini si trovano ad un punto dalla vetta, dove adesso sono appaiate solo due squadre, Vastese e Agnonese. Fino a domenica in testa c’era anche il Matelica, scalzato dal primo posto a causa della sconfitta nello scontro diretto con la matricola Vastese, che vola sulle ali dell’entusiasmo e sogna di tornare in terza serie da cui manca dal 1978 (poi ha militato al massimo in C2).

È la posizione più alta occupata dalla Fermana in quattro anni di serie D, perché dopo sei giornate i gialloblù avevano, rispettivamente: 8 punti nel 2013/14, l’anno dopo 4, lo scorso torneo 9 e quest’anno ben 13 punti. Flavio Destro ora viaggia ad una media di 2.16 punti a partita, poco meno dei 2.62 delle ultime otto di campionato scorso (escluso il play off). Differenza reti  +6, e media inglese a +1,  sono le terze nel girone dopo Vastese e Agnonese.

L’arrivo di Marolda (tre gol in due partite) ha dato peso e concretezza ai reparti avanzati dove Molinari e Margarita non sono al top, motivo per cui Destro ha effettuato un efficace turn over, schierando dal 1′ Cremona e lo stesso Marolda, a dimostrazione che non esistono titolari puri ma gioca chi può fare meglio per il collettivo.

Una filosofia adottata già al suo arrivo nello scorso campionato, quando il tecnico nato a Rivoli 54 anni fa, tra lo stupore generale, mise subito a sedere in panchina un pezzo da novanta come Degano, con i risultati a venire a favore dell’allenatore stesso.

La Fermana, pur non giocando bene, ha battuto un San Marino che aveva sviluppato una mole di gioco superiore per quantità e qualità; questo è un ottimo segno, anche se il problema della scarsa qualità a centrocampo dovrà essere affrontato dalla società nella sessioni di mercato invernale per non rendere vano l’ottimo lavoro di Destro e dei suoi ragazzi: serve sulla mediana l’elemento che faccia la differenza come l’ha fatta Marolda in attacco.

Domenica prossima gialloblù ancora in casa contro il Monticelli, sarà una partita piena di ex: Pedalino, Iotti, Nazziconi, Bucchi e Terrenzio tra gli ascolani; Petrucci e Margarita tra i fermani. Al di là degli amarcord, la Fermana avrà l’occasione per centrare la terza vittoria di fila e mantenere il passo delle due battistrada, se non fare anche meglio visto che la Vastese ospita il Campobasso in ripresa e l’Agnonese è impegnata a casa di una Jesina già all’ultima spiaggia o quasi.

Il Monticelli ha solo cinque punti in classifica, lontano da casa ne ha conquistati tre con altrettanti pareggi: a Castelfidardo (0 – 0), con onore in casa della Vastese (2 – 2, con il riequilibrio degli abruzzesi giunto solo alla fine su rigore) e a San Marino (1 – 1). Nessuna vittoria lontano dalle mura amiche come nessuna sconfitta. I biancazzurri allenati da Nico Stallone però non hanno ancora vinto neanche in casa.

La settimana successiva Fermana a casa dell’Agnonese (2° in classifica), poi, dopo il derby interno contro la Recanatese, gialloblù ancora in trasferta a casa del Matelica (3°). È fuori di dubbio che le prossime due trasferte diranno molto sul ruolo che possono recitare i canarini nel campionato.

Paolo Bartolomei


© RIPRODUZIONE RISERVATA



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