FALERONE – Un fulmine a ciel sereno.
Ad osservare la classifica, in contesti e circostanze ordinarie, si troverebbe in automatico la chiave di lettura dell’operato societario ma, visto l’antefatto, la separazione tra Saturnino Quinzi (foto) e la Folgore Veregra apparentemente non trova interpretazioni se non nella classica scossa all’ambiente.
Lo zero in graduatoria non è solamente frutto delle sconfitte sul campo ma, come ben noto, poggia non poco sulle vicende che hanno reso l’estate folgorina un metaforico percorso sulle montagne russe.
Partenza di campionato last second, rinuncia alla disputa della Coppa Italia, rosa costruita tardi e principalmente con calciatori a cavallo tra le annate richiamabili alla selezione Juniores. Diversi gli allenatori contattati prima di Quinzi, tra cui Carassai e Cetera, che a conoscenza del profilo progettuale hanno salutato con la classica formula del “no, grazie”. Ora l’onere di compiere l’impresa salvezza è nelle mani dell’ex tecnico del vivaio del Tolentino, Raffaele Gesuelli.
Dopo un mese solare di campionato trascorso praticamente a svolgere la preparazione atletica, percorso già smaltito per tutte le altre concorrenti del girone, Quinzi ha provato ad elevare i suoi baby calciatori alla maturatità umana e tattica per affrontare una categoria decisamente sopra la portata dei valori correnti dei suoi ragazzi.
“Ho cercato di fare del mio meglio – commenta l’ormai ex allenatore gialloblù raggiunto telefonicamente – Oltre che nel ruolo di allenatore, mi sono speso anche nelle vesti di team manager, autista e quando è servito anche in quello del magazziniere. Peccato, ringrazio comunque la società che mi ha permesso di ritornare ad allenare anche se, tecnicamente, il tesseramento vero e proprio da trainer non era stato ancora perfezionato. C’erano delle evidenti lacune tecniche, non per colpa dei ragazzi, così come c’erano dei buchi notevoli nell’organigramma e nella struttura societaria. Salvo la parte di bicchiere mezzo pieno di questa rocambolesca avventura, cioè, il fatto di aver ritrovato la panchina dopo anni di inattività. Di questo ringrazio la Folgore Veregra, alla quale auguro un futuro migliore del presente. Così come mi auguro che questa breve parentesi di stagione possa fungere da cassa di risonanza per la mia figura di mister”.
Alle parole di Quinzi si aggiungono quelle del numero uno faleronense Roberto Ciccioli: “E’ stata una decisione dolorosa ma necessaria per cercare di imprimere all’ambiente un punto di rottura con l’ineriza che ci sta caretterizzando in questo inizio di campionato. Pur essendo noi una squadra giovane ed inesperta, in società non vedevamo un gioco in grado di mettere in difficoltà l’avversario. A Raffaele Gesuelli il nostro benvenuto”.
Paolo Gaudenzi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati