di Maikol Di Stefano
Una programmazione immediata per controllare lo stato degli edifici pubblici e scolastici, questo quanto richiesto dal Movimento Cinque Stelle elpidiense all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nazareno Franchellucci. “In seguito alle situazioni passate, compreso il terremoto, abbiamo pensato di avere maggiori chiarimenti sullo stato degli edifici pubblici, specialmente quelli scolastici e gli asili – spiega il consigliere comunale Marco Fioschini – Questo è stato fatto anche dopo le numerose richieste fatte dai genitori dei bambini che si recano quotidianamente nei plessi cittadini. Noi come gruppo pentastellato abbiamo effettuato un accesso agli atti, presso l’ufficio tecnico comunale, in merito ad una richiesta sulla condizione attuale degli edifici scolastici. Il risultato finale è che non ci sono danni evidenti, a patto di alcuni interventi che dovrebbero essere fatti. Interventi che il comune, dal 2003, avrebbe dovuto programmare al fine di mettere in sicurezza tali strutture”.
Lavori che per legge, dopo il terremoto che coinvolse la scuola di San Giuliano di Puglia, in Molise, l’allora governo Berlusconi decise di far programmare ai vari comuni. Il tutto dividendo le zone sismiche in quattro fasce dalla numero 1 che segnava il maggiore pericolo alla numero 4, che ne evidenziava il minore. In questo elenco la realtà della costa adriatica fermana è catalogata in seconda fascia. “Il comune di Porto Sant’Elpidio, così come tanti altri comuni, in merito a questo è indietr. – proseguono i membri del Movimento – nel prossimo consiglio comunale faremo una mozione al fine di chiedere al sindaco un incontro pubblico sulla tematica e sugli investimenti che si dovranno portare avanti in base ai sopralluoghi e alle perizie. La nostra critica è che dal 2013, quando l’amministrazione si è insediata, si poteva già fare questa programmazione. La nostra situazione non è disastrosa, soprattutto rispetto agli altri comuni, ma è vero che la programmazione è sacrosanta al fine di dare una maggiore sicurezza ai nostri edifici. Dai controlli effettuati in queste ultime settimane è emerso che non ci sono situazione critiche, ma per gli edifici come la scuola Galilei, Villa Murri, scuola Collodi hanno bisogno di interventi al fine di eliminare alcune vulnerabilità”. In questo momento a Porto Sant’Elpidio, stando ai documenti raccolti dal movimento elpidiense, risulta che la maggior parte degli edifici sono stati costruiti prima del 2002.
“Non vogliamo creare allarmismo, ma va segnalato che un adempimento è presente. Nessuno vuole prendere il terremoto come motivazione, sarebbe anche scorretto. – spiega l’altro consigliere comunale, Massimo Spina – Non sarebbe neanche giusto da parte del comune rispondere con: “Siamo al pari di altri comuni”. Essendo questa una zona sismica, certi ravvedimenti andavano presi. Se il comune investe aprendo mutui che estingueranno nel 2044, per opere che non sono di primaria necessità per la comunità a discapito di una programmazione per la tutela dei nostri figli e nipoti”.
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