Anche l’Università Politecnica delle Marche ha contribuito all’accordo raggiunto sabato scorso a Kigali in Ruanda, in base al quale più di 150 paesi hanno sottoscritto l’emendamento al protocollo di Montreal che nei prossimi anni metterà al bando in tutto il mondo gli Hfc (idrofluorocarburi), fluidi sintetici usati in gran parte dei condizionatori d’aria (residenziali e per autoveicoli) e in molti frigoriferi commerciali e industriali. L’accordo, che la Bbc, nell’annunciarlo sabato mattina, ha definito “monumentale”, avrà un effetto molto importante nei prossimi decenni per mitigare il riscaldamento globale.
Gli Hfc vennero introdotti a seguito della messa al bando dei Cfc, i clorofluorocarburi, dannosi per la fascia di ozono stratosferica. Gli Hfc non distruggono l’ozono ma contribuiscono pesantemente al riscaldamento globale e la loro eliminazione è il primo risultato tangibile dell’accordo di Parigi del 2015, con il quale la comunità internazionale si è impegnata ad abbassare nei prossimi anni la temperatura media del nostro pianeta di almeno 1,5°C.
L’Università Politecnica delle Marche era rappresentata a Kigali da Fabio Polonara, direttore del dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche della facoltà di Ingegneria. Polonara era a Kigali in quanto membro, insieme a scienziati di altri 9 paesi, del Teap (Technical and Economic Assessment Panel), una delle tre commissioni (le altre sono il Sap, Scientific Assessment Panel, e l’Eap, Environmental Assessment Panel) che assistono l’Unep (United Nations Environmental Programme) e i paesi firmatari del protocollo di Montreal producendo tutta la documentazione tecnica necessaria per arrivare alle decisioni da prendere.
L’incarico dell’Unep a Polonara è arrivato a seguito del lavoro di ricerca compiuto da lui e dal suo gruppo nei laboratori del dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche, dove ormai da più di 20 anni si sviluppano i nuovi fluidi che hanno prima sostituito i Cfce che ora sostituiranno gli Hfc.
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