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“Il trenino e il bus navetta
fanno bene al turismo”,
l’elogio di Elvezio Serena

FERMO - L'ex presidente di Italia Nostra: "Finalmente un bus navetta ecologico percorre il centro storico del capoluogo di provincia fino al Girfalco". I complimenti a Alessandrini per la nomina all'Asstra nazionale

bus navetta Fermo piazza

E’ una riflessione che spazia da Fermo a Porto San Giorgio, quella dell’ex presidente di Italia Nostra, Elvezio Serena: “Vorrei rivolgere un encomio alla Steat e al comune di Fermo per aver attivato, finalmente, una navetta ecologica, a metano, gratuita che, transitando nel centro storico (Terminal, via Bellesi, corso Marconi-Cavour-Cefalonia, piazza del Popolo e Girfalco), collega zone importanti della città e avvia la disincentivazione all’uso del mezzo privato. Da anni auspicavo simile collegamento, che raggiungesse anche il Girfalco, e rendesse così più facilmente fruibile il Parco storico della città, spesso dimenticato o trascurato, dove è necessario investire per farlo tornare a nuova vita (Hotel e Ristorante alla Casina delle Rose, Gelateria/Yogurteria, o Piadineria, o Paninoteca, o Spaghetteria, o …… nella casa dell’ex custode) tutto l’anno e non solo d’estate. Un parco che può attrarre bambini e adulti, residenti e turisti, per le valenze ambientali e culturali, che deve essere goduto da tutti in tranquillità, senza l’invasione selvaggia di auto in tutte le occasioni: l’area giochi, la stupenda cattedrale con il ricco museo diocesano, le vedute quasi a 360 gradi e l’aria salubre, il parco della Rimembranza, il monumento ai caduti.  Giovedì 15 settembre, primo giorno di attivazione, ho voluto provare il bus navetta, cronometrando un tempo globale di percorrenza di 25 minuti, contro i 30 dichiarati.

trenino

Ho già notato che l’azienda, di concerto con il Comune, ha provveduto necessariamente a degli adeguamenti recependo le prevedibili difficoltà riportate in questi giorni dalla stampa. Il tempo di percorrenza si può ancora migliorare eliminando il far west delle automobili che, lungo il tragitto, si fermano e parcheggiano ovunque indisturbate, a cui si aggiungono furgoni per il carico/scarico merci, specialmente al mattino. Tempi morti credo siano dovuti anche all’ingresso/uscita del parcheggio di piazzale Carducci e al semaforo ingresso/uscita in piazza. Una ulteriore riduzione, per contenere il giro completo in media nei venti minuti, potrebbe essere ottenuta con la corsa a richiesta verso il Girfalco.

Approfitto per complimentarmi con il presidente Steat e Trasfer Fabiano Alessandrini per l’elezione nel consiglio nazionale Asstra, che raggruppa le principali aziende di trasporto pubblico locale italiane. Una rappresentanza che speriamo possa portare presto benefici, sopratutto per la Provincia di Fermo, in passato sempre penalizzata su questo settore.
Credo che il riconoscimento sia dovuto anche al buon funzionamento della Steat nel panorama regionale: l’azienda oggi presieduta da Alessandrini nel 1987 ha ereditato la linea ex Faa (Ferrovia Adriatico-Appennino) che gestiva prima la ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola, poi la filovia Porto San Giorgio-Fermo e l’autoservizio per Amandola.

Un encomio vorrei dedicarlo anche a Francesco Reali, titolare dell’omonima azienda di trasporto pubblico da turismo, che ha investito sul territorio del Fermano acquistando un bellissimo e comodo trenino che nell’estate scorsa ha fatto la gioia di grandi, piccini e….nostalgici de “Lu Trinittu”. Proprio quattro anni fa avevo auspicato l’attivazione di un trenino turistico, operativo in molte città d’Italia.
A Fermo, ma anche in altri centri similari, un giro con un normale pullman da 55-60 posti non sarebbe possibile, a causa delle eccessive dimensioni.
Grazie anche alle amministrazioni di Fermo e Porto San Giorgio, che hanno creduto nel progetto, è piacevole, per residenti e turisti, girovagare nel centro storico di Fermo con questo mezzo, o nelle zone litoranee di Porto S. Giorgio, Lido di Fermo e Torre di Palme.
Bene anche l’idea di mantenerlo la domenica nel capoluogo, un servizio che si aggiunge e qualifica ancora meglio l’offerta turistica della città, e da sfruttare nelle manifestazioni che richiamano migliaia di presenze.
Mi auguro che altri comuni del Fermano, in particolare quelli che fino a 60 anni fa erano toccati dalla ferrovia, aderiscano al progetto di far conoscere il nostro territorio attraverso un mezzo che assomiglia, anche se lontanamente, a quello che funzionava una volta”.


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