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Volontari al lavoro in pineta,
esposto dell’opposizione:
“Vogliamo risposte sugli incarichi”

PORTO SANT'ELPIDIO - La minoranza contro l'amministrazione: "Stanno strumentalizzando i volontari mettendoli contro di noi, quando siamo stati i primi a voler scagionare chi è stato spedito a fare un lavoro senza le giuste competenze e senza nessuna supervisione”
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Andrea Balestrieri

Tre volontari sulla graticola e una guerra politica. Il campo di battaglia? La pineta nord. Questo il risultato complessivo dell’esposto presentato dall’opposizione elpidiense nei confronti del sindaco e dell’amministrazione comunale. “Oggi ci troviamo a fare delle precisazioni su quanto accaduto in pineta, nelle settimane passate (con dei volontari all’opera sul verde pubblico), culminato con l’esposto fatto alle autorità giudiziarie – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Balestrieri facendo luce sul proseguimento delle indagini – abbiamo saputo da cittadini e voci di corridoio interne al nostro Comune che noi dell’opposizione, tramite l’esposto a titolo cautelativo, avremmo voluto muovere solo un attacco nei confronti dei tre volontari che hanno lavorato in pineta. Ora qui va spiegata e fatta una differenza tra una denuncia, con tanto di nominativi, e un esposto dove viene denunciato il fatto ad autorità giudiziarie a cui viene lasciato l’onere e il compito di indagare sui fatti menzionati nell’esposto”. Una procedura complessa quella mossa da tutti i consiglieri d’opposizione, composta dai membri del centrodestra e dal Movimento 5 Stelle cittadino. Un esposto presentato  ai carabinieri di Porto Sant’Elpidio e che ora ha messo in moto anche l’agenzia del demanio regionale, la Corte dei Conti ed il corpo forestale regionale “Ci tengo a precisare che ritrovo alquanto squallido, rimandando la critica ai mittenti, che vengano strumentalizzate le parole dell’opposizione, la quale rappresenta una parte della città – conclude Balestrieri – per farci passare come dei mostri che se la prendono con dei semplice volontari”. Sarebbero tre le persone sulle quali gli organi di competenza, in questi giorni si starebbero muovendo. Tre volontari. Due avrebbero già nome e cognome, mentre un terzo ancora mancherebbe all’appello.  “Il nostro è un intervento politico, siamo stati eletti per tutelare gli interessi della cittadinanza e della città, quindi a questo proposito abbiamo fatto un esposto al fine di tutelare la stessa Porto Sant’Elpidio . Il nostro dito è puntato sull’amministrazione, non sui volontari a cui va il nostro plauso, perché stento a credere che questi di propria volontà vadano a compiere i gesti che poi abbiamo narrato nell’esposto. Il nostro è solo un discorso politico, che non voleva andare a ledere tali volontari – spiega il capogruppo di Forza Italia, Enzo Farina a cui fanno seguito le parole del consigliere d’opposizione Giorgio Famiglini – io avallo il pensiero dei colleghi, ma sono anche convinto che l’amministrazione a questi volontari una richiesta ufficiosa e non ufficiale l’abbia fatta invitandoli a presentarsi in pineta per svolgere dei lavori. Pertanto invito i volontari, se chiamati in causa dai fatti, a dichiarare davanti a chi di competenza chi li ha incaricati”.  Prosegue quindi la fase istruttoria che al momento, stando a quanto trapelato dagli uffici pubblici starebbero portando avanti gli ufficiali della guardia forestale. A breve infatti potrebbero essere ascoltati, al fine di ricostruire definitivamente la storia e capire l’eventuale responsabilità oggettiva, i volontari identificati. “L’amministrazione fondamentalmente non ha mai voluto un confronto su tali dinamiche. Pochi giorni fa sulla questione – spiega Antonesio Diomedi, consigliere d’opposizione – è stato il corpo regionale della guardia forestale a convocarmi per ascoltare la mia versione. Ovviamente per gli organi giudiziari le indagini a seguito dell’esposto stanno andando avanti, con due su tre volontari che sono stati identificati e a breve ascoltati. Quello che ci viene chiesto come opposizione e su cui bisogna fare luce, è il perché tre individui si siano svegliati una mattina entrando in luogo pubblico, armati di motosega e hanno deciso di effettuare veri e proprie tagli all’interno della pineta nord.   Su una conversazione Whatsapp, il sindaco stesso incalzato sulla questione nei giorni più caldi della vicenda ha risposto spiegando che da dieci giorni insieme ai volontari stavano effettuando potature, questo sarebbe stato confermato anche dal consigliere comunale Sergio Ciarrocca. Quindi davanti a tali dichiarazioni, non si può fingere di non essere a conoscenza di quanto stava accadendo. Qui la responsabilità non può che essere di un’amministrazione che ha incaricato dei volontari senza nessun supporto di tecnici che controllassero tali lavoro. Stanno facendo un gioco di bassa politica, strumentalizzando i volontari e mettendoli contro di noi, quando siamo stati i primi a voler scagionare chi è stato spedito a fare un lavoro senza le giuste competenze e senza nessuna supervisione”.

Maikol Di Stefano


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