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Assocalzaturifici, Pilotti:
“Stabilità ma il nostro distretto
soffre più di altri”

CONFINDUSTRIA - Giampietro Melchiorri, presidente di Confindustria Fermo: “Bisogna fare sistema”. Corea del Sud e Ucraina mercati in crescita, non mollare Russia e Obuv

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La valigia è sempre pronta per gli imprenditori calzaturieri che cercano con la qualità dei prodotti di vendere paia di scarpe e di scoprire nuovi mercati. Sei mesi di fiere in giro per il mondo, sei mesi su cui i vertici di Assocalzaturifici, sia nazionali con Annarita Pilotti, che regionali con Giampietro Melchiorri per Fermo, Salina Ferretti per Macerata e Valentino Fenni per Ascoli Piceno, hanno discusso all’hotel Cosmopolitan durante l’assemblea congiunta delle sezioni calzaturiere di Confindustria Marche. E l’hanno fatto partendo dai dati.
I NUMERI

Annarita Pilotti, amministratore delegato di Loriblu

Annarita Pilotti, amministratore delegato di Loriblu

A livello nazionale – spiega la presidente di Assocalzaturifici, Annarita Pilotti – domina la parola stabilità. E non è poco, a fronte di un contesto economico e politico molto complesso. Le scarpe prodotte, l’export del comparto calzaturiero dopo i primi sei mesi si è chiuso con un +4,9% e vale 4.4 milioni di euro. Purtroppo però quelli del nostro territorio non seguono questo andamento positivo, visto che il nostro distretto paga il suo essere manifatturiero, un settore più di altri legato ai consumi. Essendo calato il potere di acquisto in Italia e anche nel mondo, come Regione soffriamo più delle altre”.
Durante l’incontro Salina Ferretti, vicepresidente di Assocalzaturifici e presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Macerata, ha invitato gli imprenditori a essere protagonisti delle scelte associative: “L’11 novembre a Roma ci sarà una assemblea nazionale chiave. La presidente Pilotti ci ha chiesto di aderire in massa in modo da confrontarci e valutare miglioramenti. Dobbiamo restare uniti per trovare le migliori soluzioni anche in tema di investimenti: dobbiamo rafforzare la promozione sui mercati tradizionali come Europa e Usa, dando sostegno alle piccole imprese calzaturiere che rischiano altrimenti di essere escluse da un mercato che punta spesso sul prezzo”.

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Giampietro Melchiorri

Al suo fianco Giampietro Melchiorri, presidente di Confindustria Fermo: “Stiamo lottando per restare competitivi su un mercato sempre più attratto dal prezzo. Ma non possiamo essere competitivi sul prezzo. Per questo, anche a livello europeo, subiamo la nostra burocrazia e fiscalizzazione”.
L’andamento del settore degli ultimi 15 anni vede un costante calo di imprese, passate dalle 2.400 di inizio millennio alle 1.655 di oggi. “A questo si aggiunge un aumento della cassa integrazione. Eppure, non ci fermiamo, forti della nostra qualità che ha bisogno di essere supportata dalla legislazioni, a cominciare dal riconoscimento in Europa del marchio made in Italy” ribadiscono i presidenti sottolineando l’impegno dell’associazione, anche attraverso incontri b2b come quello che a Civitanova pochi giorni fa ha riunito 80 imprese.
I MERCATI
Durante l’assemblea congiunta con le territoriali di Macerata e Ascoli si è affrontato il nodo mercati per le imprese marchigiane. Mercati a due velocità. “La Russia continua a perdere, inutile negarlo, ma sappiamo che è un mercato da non abbandonare perché fondamentale per più della metà dei nostri associati. Di contro, cresce con forza la Corea del Sud, +32% per 13.85 milioni di euro, e torna a camminare l’Ucraina, passata da 6.13 a 8.07 milioni di euro per un +31,6%”.
LA RICETTA
Di fronte a questo quadro internazionale, durante l’assemblea che ha unito le territoriali, Melchiorri, assieme alla Ferretti, ha puntato con forza proprio su una parola: unità. “Soffriamo, ma dobbiamo guardare avanti. L’unione fa la forza. E lo dimostra l’incontro che abbiamo avuto in Regione il 27 ottobre con l’assessore Manuela Bora, che ringrazio. Assieme ad Annarita Pilotti, noi imprenditori di Confindustria abbiamo presentato compatti le nostre esigenze e soluzioni. E il risultato è già arrivato, con la Regione che viaggerà al nostro fianco verso il rinnovamento dell’Obuv. Se facciamo sistema, se portiamo le politiche nazionali e regionali a sostegno delle scelte di Assocalzaturifici raggiungeremo l’obiettivo: ritornare a crescere. Ma per farlo, bisogna stare insieme, fare sistema”.


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