Scene di panico e di apprensione all’Holiday di Porto Sant’Elpidio dove centinaia di sfollati, provenienti dalle zone del sisma del 26 ottobre, sono stati svegliati dalla scossa di questa mattina (leggi l’articolo) e si sono catapultati in strada. Donne e bambini in lacrime, uomini in apprensione. Per loro doppio trauma: quello della scossa e quello di aver rivissuto gli attimi di paura che mercoledì scorso li ha investiti mentre erano nelle loro case. Molti di loro, dopo essersi riversati in strada, sono saliti in auto per provare a tornare nei loro Comuni di residenza per verificare le condizioni degli stabili e, soprattutto, per avere notizie di familiari e amici rimasti nell’entroterra. Sì perchè il sisma di questa mattina ha mandato in tilt anche le comunicazioni telefoniche. A stopparli la protezione civile che li ha vivamente consigliati di attendere sul posto le navette per i trasferimenti prima di muoversi autonomamente senza sapere in che condizioni versano i luoghi maggiormente colpiti dalla scossa di questa mattina. Il sindaco Nazareno Franchellucci ha provato a tranquillizzare tutti dicendo anche che la città non ha subito danni. Intanto due anziani, uno a Fermo e uno a Porto San Giorgio hanno accusato dei malori a seguito della scossa. Subito soccorsi dalla Croce azzurra di Porto San Giorgio e dalla Croce verde di Fermo. Fuga in strada anche per gli sfollati accolti dall’hotel residence Charly di Fermo. “La struttura è forte, questa mattina ho gestito il tutto e la situazione è sotto controllo – racconta la direttrice della struttura ricettiva Conney Punzi – ballava tutto, piangevano in tanti, che paura. Siamo andati tutti nel parcheggio. Lì si sono sentiti protetti. Alcuni stavano andando a riprendere le cose a casa e i pullman sono tornati indietro dal momento che le strade sono chiuse”.
Maikol Di Stefano
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