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La scala antincendio non arriva al terzo piano:
alcuni studenti non entrano a scuola

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La scala antincendio che arriva al secondo piano del liceo delle scienze umane di Fermo

di Giorgio Fedeli

“Ci avevano detto che avrebbero sistemato la situazione. Ma oggi, alla riapertura della scuola, quella scala antincendio, è ancora lì che arriva solo al secondo piano”. E’ l’appunto di Domenico Serenelli, il padre di uno della quindicina di studenti del liceo delle scienze umane in via Perpenti. Il pomo della discordia? Una scala antincendio che arriva solo al secondo piano della scuola quando, invece, al terzo piano ci sono cinque cinque classi con oltre 100 studenti. E Serenelli è il genitore di una studentessa tra quei cento ragazzi. “A onor del vero la classe di mia figlia è stata sposata nell’aula magna al secondo piano perché, ci hanno spiegato, è l’aula in fono al corridoio. Ma tutto il resto è rimasto invariato. La Provincia che fa? Dov’è?”.

Domenico Serenelli

Domenico Serenelli

Dalla denuncia al fatto di cronaca. Questa mattina, una trentina di alunni con le classi al terzo piano del liceo delle scienze umane  al suono della campanella, si sono ritrovati davanti alla scuola per manifestare contro quella scala che non arriva al loro piano. Alcuni sono entrati più tardi, altri non si sono presentati per nulla sui banchi: “E da lì sono andati in Provincia. Ora vedremo se la situazione si sblocca”. Il problema è tornato alla ribalta col sisma. Ma il terremoto ha poco a che vedere con la questione: “Ci è stato garantito – aggiunge Serenelli – che la scuola è assolutamente agibile. Bene. In caso di terremoto i ragazzi possono passare sulle scale interne. Ma qui parliamo di una scala antincendio che finisce, oltretutto, in un cortile il cui cancello è chiuso con un lucchetto. La situazione va avanti da almeno un anno, ossia da quando i nostri ragazzi sono stati trasferiti nella nuova sede di via Perpenti”.

In termini antisismici, si diceva, tutto ok. Che la situazione, per la scuola,sia assolutamente normale e sotto controllo, si evince anche da un avviso ufficiale, a alunni e docenti, pubblicato sul sito dell’istituto: “Si comunica, in conformità con l’ordinanza del sindaco di Fermo di ieri 4 novembre 2016, che le lezioni del liceo delle scienze umane, la cui sede non ha subito alcun danno, riprenderanno regolarmente lunedì 7 novembre. Per quanto riguarda il liceo Classico, nella cui sede i lavori sono iniziati già dal 3 novembre nell’ala del ginnasio e dovrebbero concludersi mercoledì, le lezioni potrebbero riprendere regolarmente già da giovedì. Il secondo piano resterà chiuso e le sei classi saranno collocate altrove all’interno dell’istituto in spazi congrui fino alla fine dei lavori, prevista entro un mese e mezzo. I ripetuti controlli fin qui eseguiti a più riprese si sono svolti all’insegna della massima accuratezza, prudenza e competenza. La data di ripresa delle lezioni al liceo Classico verrà confermata entro martedi mattina, per cui si prega di controllare sistematicamente questo sito web”. Poi l’avviso per i genitori: “Il dirigente scolastico e gli incaricati della Provincia incontreranno i rappresentanti dei genitori presso la sala consiliare della Provincia di Fermo domani alle 12 per illustrare la situazione dei due plessi del liceo Annibal Caro”. Dunque nessun timore sul sisma. Ma alunni e qualche genitori attendono notizie su quella scala. In tarda mattinata è arrivata la replica della Provincia di Fermo dopo l’incontro avuto con genitori e studenti: (leggi l’articolo)

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Alcuni dei ragazzi radunatisi, questa mattina, davanti alla scuola

L'ingresso del liceo delle scienze umane

L’ingresso del liceo delle scienze umane

 


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