di Nunzia Eleuteri
Il santuario della Madonna dell’Ambro di Montefortino è una meta tra le più importanti delle Marche, per devoti e non. Gravemente danneggiato da questo sisma, il santuario ha ricevuto in questi giorni la visita di Errani e immediatamente dopo, sabato 5 novembre, del generale Salvatore Favarolo nuovo comandante dei carabinieri delle Marche, del generale Gianfranco Corazza comandante della guardia di finanza delle Marche, del dott. Carmelo Marino presidente della corte di appello di Ancona e del dott. Antonio Tarentini dell’Avvocatura dello Stato di Ancona. Se la visita di Errani è stata importante e decisiva per avviare i lavori di restauro della chiesa che inizieranno già da questa mattina, di certo non meno provvidenziale è stata la visita delle persone citate, accompagnate da un noto imprenditore del Fermano, devoto alla Madonna dell’Ambro.
Una visita che Padre Gianfranco, frate cappuccino rettore del santuario, ha gradito e della quale ha pubblicato foto e ringraziamenti sui social network scrivendo: “Hanno scelto, tra le tante mete, la nostra zona terremotata per conoscere e condividere un cammino nel quale si impegneranno in prima persona. Hanno acquistato diversi prodotti tipici per qualificare le nostre eccellenze culinarie. Siamo grati per il gesto solidale!”.
In effetti lo scopo della visita era proprio questo. L’imprenditore fermano ha accompagnato i suoi ospiti perché potessero rendersi conto della bellezza di questa terra e potessero apprezzarne anche i prodotti:”Solo così possiamo dare un vero contributo a questi paesi. Dobbiamo essere concreti e non permettere lo spopolamento né la depressione. E’ dai piccoli gesti di solidarietà che può ripartire l’economia e una ricostruzione del tessuto sociale. Noi ci siamo e non abbiamo intenzione di abbandonare questo territorio”.
Parole ma non solo. Alle parole stanno già seguendo i fatti:”La chiesa ha da stamattina un’impresa edile che puntellerà la volta – racconta Padre Gianfranco – un imperativo di Errani alla presenza del sindaco di Montefortino, Domenico Ciaffaroni, che ringraziamo vivamente per la sollecitudine evidenziata. I lavori che proseguiranno saranno poi più semplici, come illustrato dall’ing. Desi dell’università politecnica delle Marche, e potranno essere ultimati nel giro di un paio di mesi poiché si tratta di un consolidamento. L’importante ora è puntellare la volta e metterla in sicurezza.”.
Lavori resi possibili anche grazie alle donazioni ricevute proprio in occasione di queste visite inaspettate. La solidarietà si stringe attorno ai nostri luoghi del cuore. E sia solo l’inizio di un nuovo cammino per queste terre.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati