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Farà tappa anche nel Fermano la campagna per il No alla riforma costituzionale

POLITICA - I consiglieri regionali di FI, Lega nord e Fdi partiranno il prossimo 18 novembre, dall'hotel Miramare di Civitanova Marche, con la campagna nelle piazze marchigiane

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I capigruppo di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Jessica Marcozzi, Elena Leonardi e Luigi Zura Puntaroni, annunciano che i Consiglieri regionali di FI, Lega nord e Fdi partiranno il prossimo 18 novembre, dall’hotel Miramare di Civitanova Marche, con la campagna nelle piazze marchigiane per il “No” al referendum del prossimo 4 dicembre. Quella propinata agli Italiani con il voto referendario, infatti, è una riforma costituzionale voluta dal Presidente del Consiglio, il piccolo Matteo Renzi, senza alcuna legittimazione popolare. I gruppi consiliari di FI, Ln e Fdi, con in testa i loro capigruppo, vogliono dunque denunciare con forza le gravi menzogne politiche del Governo. Sono in programma incontri anche a Pesaro, ad Ancona, ad Ascoli Piceno e a Fermo.
I Consiglieri FI, Lega nord e Fdi smaschereranno, dati alla mano, tutte le menzogne su cui il Governo Renzi ha basato il referendum: dai mancati risparmi sulla politica (solo 40 milioni invece dei 450 milioni millantati) alle false accelerazioni sull’iter legislativo, dalla confusione totale sulla redistribuzione delle competenze tra Stato e Regioni che verrebbero ridotte a enti amministrativi senza più alcun potere politico nelle loro scelte, al caos sull’accavallamento dei ruoli istituzionali dei Senatori fino al durissimo colpo che verrebbe inferto alla democrazia se dovesse vincere il Sì. Il Governo Renzi, è bene ricordarlo, senza alcuna legittimazione democratica e con un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale, è riuscito addirittura a sbandierare dati falsi sulla ripresa economica del Paese. Il premier se ne va in giro per l’Italia a promuovere il suo referendum senza mai affrontare i problemi che attanagliano il nostro Paese e a cui non è riuscito a dare risposte. E’ ora di dire basta, di votare No.


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