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Camera di Commercio di Fermo verso la fusione: il centro studi Carducci evidenzia il pericolo

CAMERA DI COMMERCIO - Unioncamere Marche ha rinnovato i vertici: nessun rappresentante fermano ma ruoli suddivisi tra Ancona (presidenza dell'ente), Ascoli, Macerata (presidenza dell'internazionalizzazione) e Pesaro

guido tascini

 

“La Camera di Commercio di Fermo deve svegliarsi e reagire al tentativo a livello regionale di metterla fuori causa”. Il presidente del Centro Studi Carducci, Guido Tascini lo dice chiaramente in apertura della conferenza stampa convocata in mattinata. “Per il momento riguarda l’ente camerale poi forse il tentativo si estenderà ad altri ambiti”.  Presidente Tascini che ha ribadito l’importanza di: “Conservare una voce del territorio fermano in vista della ipotizzata unificazione della Camera di Commercio. Ora che Fermo non ha rappresentanti in Unioncamere Marche, quando si parlerà della presenza di aziende fermane negli scenari internazionali, noi non ci saremo”.
Sul futuro assetto degli enti camerali, secondo il presidente del Centro Studi Carducci, girano voci che parlano di una Camera di Commercio unica regionale con sede ad Ancona, con presidenza anconetana e vicepresidenza ascolana. Se ciò accadesse, 25 mila aziende del Fermano resterebbero senza voce a livello regionale e internazionale. E’ quindi Ubaldo Renzi a rincarare la dose affermando che “Questa città e questo territorio stanno toccando il fondo”.

A.G.


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