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Palio dei Comuni,
una lunga storia di campioni

La manifestazione, nata nell'ambito locale e interregionale, è diventata ben presto di livello internazionale

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MONTEGIORGIO – Una lunga storia quella del Palio dei Comuni “Lanfranco Mattii”, una storia di passione e di grande ippica. Negli anni il Palio, quello di quest’anno è il XXVIII, è cresciuto oltre che per l’impegno della Società di Corse anche per il lavoro dei comitati promotori dei Comuni partecipanti. Dalla prima edizione del 1989 a quella dello scorso anno sulla pista del San Paolo hanno dato spettacolo i migliori cavalli d’Italia e d’Europa. La manifestazione nata nell’ambito locale e interregionale è diventata ben presto di livello internazionale.

La svolta si è verificata nel 1993, quando una delegazione di alcuni Comuni si recò in Svezia per ingaggiare quelli che in quel momento erano considerati i cavalli più forti a livello europeo. E quell’anno scesero in Italia con accompagnatori al seguito cavalli del calibro di Meadow Prophet, Park Evenue Katy e First Sid. Fu un’edizione memorabile svoltasi al cospetto di un grande pubblico incurante del nevischio caduto per tutto il pomeriggio. Vinse con i colori del comune di Rapagnano Park Evenue Katy, per moltissimi rea di aver sacrificato nella prima curva il favorito Meadow Prophet in corsa per Montegiorgio.

Fatto il primo passo verso l’internazionalità, le edizioni che seguirono furono tutte segnate dalla presenza di grandi campioni provenienti dal nord Europa e dalla Francia. Così fino al 2000 a vincere furono tutti cavalli esteri con l’eccezione di Crowning Classic che era di scuderia italiana. Quell’anno, era il 1996, si consumò la seconda beffa per il Comune di Montegiorgio che aveva ingaggiato niente meno che un cavallo proveniete dal Canada, Wesgate Crown. Fu un arrivo al cardiopalma. Crowning Classic all’interno e Wesgate Crown all’esterno finiro in strettissima foto. Il giudice d’arrivo impiegò molto tempo prima di ufficializzare il successo di Crowning Classic che correva con i colori giallorossi del Comune di Montegranaro.

Memorabile il Palio del 1999 per la presenza in corsa della campionessa mondiale Moni Maker che, proveniente dagli Stati Uniti, era stata ingaggiata in un’asta pubblica dal Comune di Civitanova Marche. Ovviamente Moni Maker non si smentì e il Palio andò al Comune rivierasco. Nel 2000 successe quello che nessuno si aspettava, così mentre gli occhi erano puntati sui campioni d’oltre confine Igor Brick, Finish, Kejsare Sund e altri, a vincere fu l’inatteso Turno Gas, cavallo indigeno della storica scuderia Lombardini per Torano Nuovo. E la conferma che al Palio può essere imprevedibile lo conferma anche il risultato della XIV edizione, quando a sorpresa si impose Tinak Mo con i colori del Comune dell’Aquila.

Da allora in poi, fino al 2010, a vincere furono tutti cavalli provenienti o dalla Svezia o dalla Francia e furono gli anni soprattutto del Comune di Fermo e di Montegiorgio che avevano patito un lungo quanto soffertissimo digiuno. Fermo si impose nel 2005 con il francese Pegasus Boko e successivamente, nel 2006 e nel 2007, con Opal Viking e Torvald Palema. Montegiorgio, approfittando del fatto che Fermo aveva preso altre strade nel 2008 e nel 2009 si affidò a Opal Vinking e finalmente riusci, prima a rompere l’incantesimo, quindi a fare il bis. Singolare la storia di Mack Grace Sm, cavallo che rivelatosi al Palio del 2010 per il Comune di Montegranaro è stato per anni il mattatore in assoluto dei Gran Premi disputatisi in Italia. Mack Grace dopo il successo del 2010 si classificò al secondo posto nel 2011, quindi vinse altri tre Pali, due per Fermo e uno per Montappone, diventando così il campione più rappresentativo della manifestazione che ha reso famoso in Europa l’ippodromo San Paolo.

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